ENRICO AGNESSI
Cronaca

Moni: "Il referendum è una tappa"

"Questa battuta d’arresto non è una sconfitta, ma una tappa in un cammino più ampio di partecipazione e mobilitazione che...

"Questa battuta d’arresto non è una sconfitta, ma una tappa in un cammino più ampio di partecipazione e mobilitazione che speriamo di percorrere con tutta la rete che si è creata questi mesi. Il lavoro, la dignità e i diritti non sono materia da archiviare. Sono il futuro del Paese". A dirlo, commentando l’esito del referendum, è Stefano Moni, segretario generale della Camera del lavoro di Imola.

"Abbiamo visto tante ragazze e ragazzi informarsi, organizzare iniziative e luoghi aperti di confronti ed infine scegliere di esercitare il proprio diritto di voto – aggiungono i Giovani democratici sempre in riferimento alle consultazioni che tra domenica e lunedì scorsi hanno spinto alle urne quasi 23mila imolesi con un’affluenza attorno al 42% –. Non avremo raggiunto il quorum, ma tutta questa energia non deve andare sprecata e ci deve spingere sempre più a ricercare il confronto e soprattutto ad esigere quelli che sono i nostri diritti, sempre più schiacciati dalle scelte di questo governo".

Il segretario territoriale Dem, Fuasto Tinti, ha ringraziato tutti i volontari e i segretari dei circoli che si sono impegnati nella campagna referendaria. Questo invece il pensiero del senatore del Pd, Daniele Manca: "C’era un’altra posizione possibile per interpretare le radici del Pd di fronte a una precarietà crescente, a diritti calanti, al governo Meloni che non ha mai voluto affrontare la questione salariale, che ha fatto cassa con il drenaggio fiscale dei lavoratori e dei pensionati colpiti da un ciclo inflattivo superiore al 10%? Io penso di no. Non c’era e abbiamo fatto bene ad avere una posizione lineare e coerente". E ancora: "Si poteva pensare di lasciare senza una posizione del Pd e senza fare battaglia insieme i circa 15 milioni di persone che si sono recate alle urne? – è l’interrogativo di Manca? –. Io penso di no. Anzi dobbiamo continuare ad incalzare il Governo indicando le riforme per la buona e piena occupazione, il tema dei temi va affrontato, la destra fallirà se non aumentano i salari e la produttività e serve il coinvolgimento di tutte le parti sociali. Avanti per costruire l’alternativa".