Pagare di più per mangiare un po’ meno

Pagare di più  per mangiare  un po’ meno

Pagare di più per mangiare un po’ meno

“Mens sana in corpore sano”, dicevano i latini. Mangiare bene e avere abitudini sane è fondamentale per prendersi cura del proprio corpo e della propria mente. Fosse facile! Per andare a fare la spesa bisogna essere sempre più preparati. Le etichette dei prodotti sugli scaffali danno tantissime informazioni, ma tutte scritte in piccolo. Alla fine, tra chi ha dimenticato gli occhiali in macchina, chi ha problemi alla vista e chi di tempo, molti si fidano e basta come con le clausole contrattuali. Il cibo made in Italy, per esempio, lo capisco poco quando sento dire che è considerato prodotto italiano anche quel cibo i cui ingredienti sono coltivati all’estero. Coltivato in Paesi dove ci sono altre regole nel trattare le coltivazioni rispetto a quelle che negli anni sono state ritenute più idonee alla salute pubblica qui da noi. Se un prodotto che vorrebbe essere made in Italy ha le materie prime che arrivano dall’estero, al massimo può fare la richiesta per prendere la cittadinanza italiana. Tra i prodotti Igp e quelli Dop ci vorrebbe una laurea nel settore e restare aggiornati continuamente. Molti prodotti costano di più perché manca qualcosa, tipo quelli senza zuccheri aggiunti, quelli senza olio di palma, ecc. È difficile capire perché costa qualcosa in più se ha qualcosa in meno. Abbiamo sempre pagato qualcosa in più perché aveva cose in più. Adesso invece, sono aumentate talmente tanto le cose che fanno male, che ne paghiamo l’assenza.

Secondo me, ognuno di noi dovrebbe frequentare e avere nella cerchia di amici almeno un coltivatore diretto che fa crescere i prodotti della campagna e un allevatore che cura gli animali in modo sano. State certi che avremmo le idee più chiare sulla genuinità di ciò che mangiamo e sulla differenza tra come sono i prodotti in origine e come arrivano sulle nostre tavole.

Davide Dalfiume