Un contratto di nove anni (rinnovabile per ulteriori sei) a un canone annuo di 50mila euro a base d’asta. Eccoli i termini del bando pubblicato ieri da Area Blu, su mandato del Comune, per la concessione del chiosco ‘La dolce vita’ al parco Tozzoni.
L’attuale gestione degli spazi al numero 1 di via Comezzano ("Zona di interesse paesaggistico, naturalistico e ambientale con corte esclusiva da destinare all’attività commerciale di somministrazione di alimenti e bevande", si ricorda nell’avviso pubblico) è infatti arrivata a scadenza. E dunque per uno dei luoghi simbolo della bella stagione in città bisogna trovare una nuova guida, o confermare quella attuale, attraverso una procedura ad hoc. Tra i requisiti di partecipazione, spicca l’esigenza per gli aspiranti gestori di avere un fatturato globale maturato nel biennio 2022-2023 pari o superiore a un milione di euro più Iva. Allo stesso modo, necessaria l’esecuzione negli ultimi tre anni (2021-2022-2023) di attività di somministrazione di alimenti e bevande di durata non inferiore a due anni continuativi. Le domande vanno presentate entro il 10 gennaio.
L’offerta economica, al rialzo, vale al massimo 20 punti su 100. Gli altri 80 riguardano infatti la parte tecnica della proposta. E cioè: esperienza di attività di somministrazione alimenti e bevande (massimo 40 punti); progetto di gestione dell’immobile (10 punti); proposte di miglioramento dell’immobile e delle aree attigue (30).
Sempre a proposito di immobili comunali, nelle prossime settimane è atteso anche un altro bando molto importante. Si tratta, in questo caso, di un edificio in centro storico. E in particolare dell’ex bar Colonne, chiuso da tempo e al cui interno servono importanti lavori di ristrutturazione. Dopo aver risolto, non senza fatica, le pratiche ex Opera Dulcis (oggi ControCorrente) ed ex Bar Bacchilega (oggi nelle mani del pasticciere Sebastiano Caridi), il locale all’angolo tra via Appia e via Mazzini è il prossimo che finirà sul mercato. L’auspicio della Giunta è quello di trovare investitori interessati a farne un ristorante-birreria. A quel punto, considerata anche la recente apertura di Semplice (chef Max Mascia e soci) al piano terra di Palazzo Sersanti, la nuova geografia attorno a piazza Matteotti sarebbe completa.