Penazzi: "Un risultato di squadra"

L’assessore all’Autodromo: "Le nostre capacità e competenze ci hanno permesso di salvare molte aziende"

Migration

di Francesco Moroni

Assessore, il grande sport è tornato a Imola e l’autodromo è protagonista. Quali sono stati gli ingredienti vincenti per arrivare a questi risultati?

"Innanzitutto, il Mondiale di ciclismo e il ritorno della Formula 1 non sono stati traguardi casuali". Elena Penazzi, assessore all’autodromo e al Turismo, è fortemente convinta delle grandi capacità del territorio che hanno permesso di riportare le vetrine internazionali degli ultimi due mesi all’Enzo e Dino Ferrari. Soprattutto, in virtù di un solido, grande punto di partenza: "Eravamo prontissimi".

Ci spieghi meglio.

"Sono due gli elementi in particolare: il primo, per quanto la scelta di Imola per entrambi gli eventi sia stata stupenda e anche inaspettata, si basa sul fatto che qua ci sono persone estremamente competenti. I Mondiali su due ruote sono stati messi in piedi in 20 giorni, con professionisti preparati che hanno dato vita a quello che può essere considerato un mezzo miracolo. E, anche se spesso non viene sottolineato, c’erano altri concorrenti: l’Abruzzo, ad esempio, aveva messo sul piatto il doppio delle risorse rispetto a noi. Eppure alla fine i complimenti di tutto l’entourage sono arrivati a Imola".

E per la Formula Uno?

"Possiamo contare su un circuito eccezionale, rimasto omologato negli anni, a cui sono state apportate modifiche che hanno in ogni caso ricevuto immediatamente il via libera della Fia. Ci siamo fatti trovare pronti".

L’altro punto su cui avete battuto?

"Il sindaco Marco Panieri, così come fece il governatore della regione Stefano Bonaccini, ha mantenuto la delega allo Sport. Non è cosa da poco, perché va a incidere su tantissimi aspetti, dall’educazione e la formazione dei giovani all’economia e l’indotto sulla città. In questo anno terribile, grazie ai grandi eventi che sono tornati a Imola, non chiuderanno tante aziende che altrimenti avrebbero fallito".

L’autodromo, su tutto, è un grande volano.

"Dietro all’Enzo e Dino Ferrari ci sono tanto lavoro e tante persone. Basti pensare al facchinaggio, alle pulizie, al catering, agli alberghi, ai ristoranti, a tutto quello che ruota attorno a questa vetrina".

Cosa bolle in pentola nel futuro, Coronavirus permettendo?

"Ancora una volta, posso dire che saremo pronti. Tutti gli eventi saltati nel 2020 sono confermati per il prossimo anno, non ci arrenderemo. Abbiamo ottimismo nel pensare che il concerto di Vasco Rossi, così come quello di Cesare Cremonini e dei Pearl Jam, potranno tenersi. Ovviamente non è sensato sbilanciarsi, ma lavoriamo in prospettiva per mettere in piedi questi eventi secondo tutti i protocolli di sicurezza. Magari non davanti a 90mila persone, ma abbiamo un’esperienza pluriennale che ci fa ben sperare".

Non solo l’autodromo, però.

"Certamente, soprattutto perché il circuito è tutt’uno con la città. Da ultimo, l’iniziativa di esporre delle luminare in centro con gli aforismi di Ayrton Senna: una mia proposta, riprendendo quanto visto a Bologna con le frasi di Lucio Dalla prima, e Cremonini poi. È importante dare continuità a queste iniziative per far vedere che Imola è viva e guarda avanti, coinvolgendo tutti i cittadini".