Piana vicina ai fornitori: "Così tuteliamo la filiera"

Retribuiti con 5,20 euro per ogni chilo di miele millefiori: "Sosteniamo il locale". La promessa diventa realtà. L’ad Mengoli: "Un vantaggio per chiunque".

Piana vicina ai fornitori: "Così tuteliamo la filiera"

Piana vicina ai fornitori: "Così tuteliamo la filiera"

Promessa mantenuta. L’Apicoltura Piana, una delle realtà più importanti a livello non solo italiano ma anche europeo, che ha storicamente a Castel San Pietro, suo paese natale, la sede, ha retribuito i propri fornitori con 5,20 euro per ogni chilo di miele millefiori. Leader nella produzione di miele da 121 anni, nata nel 1903 e capace nei decenni di assumere un ruolo di rilevanza internazionale proponendo semilavorati e prodotti finiti, sia a marchio proprio che per conto terzi, Piana aveva annunciato già lo scorso anno l’intenzione di tutelare la filiera garantendo un prezzo che permettesse di riconoscere il prezioso lavoro degli apicoltori che affiancano Piana da decenni. E così, come promesso, nei giorni scorsi è arrivata la comunicazione ufficiale dell’azienda: i fornitori otterranno 5,20 euro per ogni chilo di miele millefiori, una scelta, scrive Piana a commento, "che nasce in un momento in cui il settore apistico ha affrontato diverse sfide, e così come Apicoltura Piana abbiamo voluto dimostrare la nostra volontà nel sostenere gli apicoltori locali. Il pagamento tempestivo e il prezzo minimo garantito sono stati una priorità per l’azienda, che così facendo ha consentito quanto meno il recupero dei costi di produzione e in alcuni casi ha incentivato investimenti in innovazione: una piccola azione che, punta a ridefinire una soglia minima più premiante". Le variazioni climatiche, come più volte rilevato dall’Osservatorio nazionale del miele (che ha sede a Castel San Pietro) e dal suo presidente Giancarlo Naldi, hanno messo in ginocchio negli ultimi anni gli apicoltori, alle prese soprattutto con una siccità che li ha costretti a fare i conti con una produzione ridottissima, in alcuni casi vicina allo zero. Da qui, dunque, l’importanza di avere un minimo garantito il più premiante possibile. "La relazione con i nostri apicoltori è alla base del nostro successo, conosciamo bene e apprezziamo la fatica e la passione che muovono gli apicoltori italiani e riteniamo fondamentale sostenerne gli sforzi, mettendoli nelle condizioni di operare con le risorse necessarie. Inoltre, definire una soglia minima di remunerazione rappresenta un vantaggio per tutti. Per i consumatori che avranno prodotti qualitativamente sempre migliori, per il settore che potrà disporre delle risorse economiche necessarie per svilupparsi, e per l’ambiente che potrà continuare a contare su una filiera sana. Unico rammarico, non aver potuto soddisfare tutte le richieste", è stato il commento di Massimo Mengoli, amministratore delegato di Apicoltura Piana, che ha così spiegato la scelta dell’azienda della mano tesa nei confronti degli apicoltori.