Imola, i ponti sono sotto osservazione. Arrivano gli specialisti

Area Blu conferisce un incarico specifico a una società di ingegneristica. La ‘salute’ dei manufatti è comunque buona

Il ponte del Correcchio sopra l’autostrada

Il ponte del Correcchio sopra l’autostrada

Imola, 17 agosato 2018 – I ponti sono osservati speciali. E non solo dopo il disastro di Genova. Fino all’istituzione della società in house Area Blu, era il Comune attraverso i suoi tecnici a controllare e svolgere la eventuale manutenzione sui sovrappassi. Ora, invece, il monitoraggio di questi fondamentali manufatti è in capo appunto ad Area Blu, dove sono confluiti personale e competenze un tempo dell’ufficio tecnico dell’ente di Piazza Matteotti.

E dunque, sono una dozzina i ponti di competenza comunale, sul territorio di Imola. Gli imolesi conoscono soprattutto i tre ponti sul Santerno, a cominciare da quello della via Emilia sul Santerno in direzione di Faenza. Poi un altro fondamentale sovrappasso patrimonio comunale è quello di viale Dante, che conduce in Autodromo. Un ulteriore manufatto spesso sotto gli occhi di molti è il grande ponte dell’A14 sulla Selice: il suo ‘stato di salute’ è di competenza di Autostrade per l’Italia.

Proprio per avere un occhio ultra-attento sulla situazione statica e manutentiva dei ponti, Area Blu nei mesi scorsi ha avviato le procedure per affidare a una società ingegneristica specializzata l’incarico di manutenzione programmata, ovvero cadenzata nel tempo, dei ponti. Una novità messa in campo per far dormire sonni tranquilli alla cittadinanza (e anche ai tecnici).

Negli ultimi tempi, comunque, i ponti comunali non avevano evidenziato criticità. Lo stato di salute del ponte sul fiume di via Pisacane, per esempio, risultava essere buono, anche grazie al fatto che la solida struttura è in muratura, quindi senza tanti ‘slanci’ architettonici. Normalmente, i tecnici controllano l’integrità delle travature (se di cemento armato, individuano eventuali ferri scoperti, la loro quantità, l’estensione di infiltrazioni d’acqua ecc.) e la situazione degli appoggi, ovvero i pilastri dove ‘siedono’ le travature. Questi sono spesso i punti più critici, perché sottoposti a dilatazioni termiche che con il passar del tempo possono deteriorarsi.

Molto più spesso, l’amministrazione pubblica deve intervenire per riparare i parapetti lesionati in seguito a incidenti stradali. Potrebbe apparire un dettaglio di poca importanza, un parapetto incrinato, invece si rivela un vero guaio quando i suoi appoggi divelti danneggiano l’impalcato della struttura. Il ponte di viale Dante, per esempio, ha subito diversi interventi proprio sulla barriera esterna spaccata dall’urto di qualche veicolo. Lesioni sull’asfalto sono di minore importanza, a condizione che non lascino passare l’acqua piovana. E comunque, tutto questo è costantemente sotto controllo.