"Promesse non mantenute". Fonte Fegatella dimenticata

Il comitato torna all’attacco dopo la raccolta firme e le migliorie non attuate. Bellosi: "Situazioni inaccettabile. Ma chiunque diventerà sindaco intervenga".

"Promesse non mantenute". Fonte Fegatella dimenticata

"Promesse non mantenute". Fonte Fegatella dimenticata

di Claudio Bolognesi

Un doppio anniversario poco edificante. Il comitato "Amici della Fonte Fegatella", attraverso il portavoce Giovanni Bellosi, segna in matita rossa la ricorrenza dei sette anni da quando vennero raccolte e protocollate oltre duemila firme di richiesta per il restauro della vecchia e storica Fonte Fegatella e migliorie sulla meno datata, quella che si trova sulla sponda opposta di viale Terme. A proposito di anniversari, poi, ricorda Bellosi come "siano trascorsi a fine marzo due anni dalla promessa del sindaco Fausto Tinti che dichiarò sul Carlino che, grazie a uno sponsor privato, nello spazio di poco tempo sarebbero partiti i lavori di miglioria nella piccola Fonte". Nulla di fatto, invece, con il mandato del sindaco Tinti che si appresta a giungere alla sua conclusione tra poche settimane, e lavori che a questo punto, per la delusione del comitato, verranno gioco forza ‘passati di mano’ al nuovo sindaco. "Quella delle due fonti è una situazione inaccettabile, così come lo sono stati i rinvii e le promesse non mantenute", tuona Bellosi che poi ricorda come "un anno fa ci fu un incontro in Comune nel quale a noi del comitato presentarono proprio il progetto di modifica della nuova Fonte, con soddisfazione di buona parte delle richieste che avevamo fatto nel corso degli anni: tre rubinetti a cui servirsi anziché due, posizionamento più alto per favorire i prelievi d’acqua, e anche una caditoia molto più lunga e ampia per evitare il ristagno di acqua che è costante da anni e che rende non solo poco confortevole ma soprattutto pericoloso il prelievo di acqua". E in una bolla di sapone si è dissolta anche la promessa di arrivare almeno alla progettazione, se non all’esecuzione, di un intervento di completo restauro della vecchia Fonte Fegatella, tra i più importanti simboli della città. "Ormai assomiglia sempre più a un rudere, con le vasche intasate, le due scale di discesa chiuse per il timore che cadano calcinacci, la facciata erosa, cumuli di foglie in fondo alle scale che rendono complicati anche gli interventi dei fontanieri alla sala pompe", allarga le braccia Bellosi che però non si vuole arrendere: "Proseguiremo la nostra battaglia e chiediamo sin da ora che, chiunque sia il nuovo sindaco, provveda a restituire alla città la bellezza della nostra Fegatella".