Rave al Castellaccio, chiesti tre fogli di via

Linea dura della polizia contro altrettanti ragazzi residenti nel circondario. Rischiano di non poter metter piede in città per tre anni

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Partiti con la macchina nel cuore della notte per andare a festeggiare al Castellaccio. Ora rischiano di non poter più varcare i confini imolesi per anni. Si allunga la vicenda del rave party tenutosi sabato 11 settembre sulla collinetta al centro del parco delle Acque Minerali. Dal commissariato di polizia, con alla guida il dirigente Michele Pascarella, è stata fatta richiesta all’autorità di pubblica sicurezza per tre ’fogli di via obbligatoria’ nei confronti di altrettanti ragazzi – già denunciati dai carabinieri – provenienti da Castel San Pietro e Dozza. Procedimento amministrativo partito: al terzetto, nei prossimi mesi, potrebbe essere quindi, notificato il provvedimento da parte del Questore, che impedirebbe loro di metter piede nel territorio di Imola per un periodo lungo fino a tre anni.

Restano comunque in tutto una quarantina i giovani che si erano riuniti (assieme ad altri) sopra la città per festeggiare e che ora sono indagati per disturbo della quiete pubblica, occupazione suolo pubblico e manifestazione musicale non autorizzata.

Una pioggia di chiamate quella che aveva tempestato le forze dell’ordine a partire dall’1,30 di quella notte fino alle sei del mattino inoltrate. Richieste che avevano visto, tempestivamente, intervenire i carabinieri del comandante Andrea Oxilia, assieme appunto alle forze di polizia. Musica a tutto volume riecheggiava per la città, ’pompata’ da casse da centinaia di watt, sub-woofer e amplificata negli animi da fiumi di alcol.

Nei guai ci è finito anche l’organizzatore del ’rave’: un giovane imolese di 26 anni, con precedenti. Uno dei presenti è stato anche trovato in possesso di alcuni grammi di cocaina, sequestrati assieme a tutto il materiale e all’attrezzatura utilizzata per l’intrattenimento musicale.

In più, i carabinieri – che hanno

coordinato l’intervento – stanno pure preparando i verbali per le sanzioni anti-Covid: ovvero, alle persone identificate saranno notificate le sanzioni per il mancato indosso della mascherine (400 euro), e le sanzioni per il mancato rispetto delle distanze (altri 400).

Un episodio molto discusso a livello politico come a livello popolare. Soprattutto perché la musica quella notte è andata avanti per ore, prima di essere stoppata. Il motivo è che il lasso di tempo trascorso dall’arrivo delle forze dell’ordine ai piedi del monte all’intervento vero e proprio in vetta è stato utilizzato per capire quante persone ci fossero realmente sul monte Castellaccio e poi agire in sicurezza.

g. t.