Sagra dell’agricoltura. La festa dopo l’alluvione

La manifestazione riprende dopo uno stop di quattro anni: dal 23 al 26 maggio. L’organizzatore Renato Folli: "Grazie a chi ha sempre creduto in questo evento".

Sagra dell’agricoltura. La festa dopo l’alluvione

Sagra dell’agricoltura. La festa dopo l’alluvione

Dopo quattro anni di sosta forzata ai box, tra pandemia, crisi economica e alluvione, la Sagra dell’Agricoltura di Mordano ci riprova. Le date da cerchiare in rosso sul calendario sono quelle che vanno dal 23 al 26 maggio per l’edizione numero 39 dell’evento in programma al campo sportivo del paese. E il conto alla rovescia è già partito per sfatare il sortilegio e riabbracciare uno degli appuntamenti più gettonati della tradizione agreste alle latitudini del circondario imolese: "Abbiamo vissuto un lungo periodo di stop a causa della terribile pandemia e della successiva crisi economica che aveva fatto lievitare i costi di tutti i settori – spiega Renato Folli, presidente del comitato incaricato dell’organizzazione dell’iniziativa –. Nonostante queste difficoltà, però, non abbiamo mai mollato la presa. Già dallo scorso anno, infatti, tutto era pronto per lo svolgimento della sagra ma l’alluvione ha colpito il nostro stand, le nostre case e le nostre terre".

Già, e la memoria torna alle drammatiche istantanee di devastazione della scorsa primavera con l’esondazione di fiumi e torrenti in tutta la Romagna: "L’acqua scorreva senza tregua e siamo stati costretti ad annullare la manifestazione pochi giorni dopo averla inaugurata – ricorda Folli –. La sagra è una festa e in quel momento non c’erano le condizioni né morali, né strutturali e né pratiche per continuare". Con la volontà di gettare dietro le spalle i brutti ricordi e scrivere un nuovo capitolo nella storia di una kermesse capace di calamitare nella bassa imolese il grande pubblico, tante iniziative di spessore e molti voti noti dello spettacolo.

"Siamo pronti a regalare ancora a Mordano e alla sua gente un momento di spensieratezza – sottolinea il presidente del comitato organizzatore –. C’è una certa emozione nell’annunciare il ritorno, dal 23 al 26 maggio, della Sagra dell’Agricoltura. I partner sostenitori continuano a darci una mano, soprattutto quelli che hanno sempre creduto nell’importanza dell’evento". Via libera, quindi, a una versione ridotta della festa che continuerà a puntare forte sull’ospitalità e sulla cucina romagnola all’altezza dello stand gastronomico allestito nel campo sportivo. Senza dimenticare l’Aia del contadino con gli animali, la giornata dedicata alle scuole, il mercatino vintage e l’atteso Tractor raduno.

Mattia Grandi