Scuole, stop per il terzo giorno Strade chiuse: circolazione in tilt

Tantissime vie bloccate a Imola e nelle frazioni. Via Pieve Sant’Andrea a Ponticelli minacciata da una frana

Scuole, stop per il terzo giorno  Strade chiuse: circolazione in tilt

Scuole, stop per il terzo giorno Strade chiuse: circolazione in tilt

Dopo una notte passata a scrutare il cielo buio e la pioggia che scrosciava incessante, gli imolesi si sono svegliati – chi è riuscito a dormire – cercando di capire nel grigio dell’alba quale fosse la situazione alluvione. Intanto il sindaco ha disposto anche per oggi la chiusura di tutti i servizi educativi e di tutte le scuole pubbliche e private, di ogni ordine e grado del territorio del comune di Imola: Nidi d’Infanzia, Scuole dell’Infanzia, Scuole Primarie, Secondarie di l° e 2° grado, Centri di Formazione Professionale, Scuola di Musica, Centro di educazione ambientale. Più la sospensione delle attività in tutti gli impianti sportivi comunali.

Il Santerno, osservato speciale ha dato qualche problema: esondazione a Codrignano che ha portato alla chiusura della via Codrignanese. In città sono state chiuse le ‘solite’ strade che corrono lungo il fiume, ovvero Graziadei e Tiro a Segno, però l’acqua del fiume è arrivata anche nel sottopasso dell’autodromo di via Malsicura. Disposta la chiusura di via Pieve S.Andrea, dal civico 1 al 23, per una movimento franoso che minaccia le case, e la contestuale evacuazione dei residenti che possono alloggiare, se non hanno altre sistemazioni, nella palestra Ravaglia di via Kolbe, opportunamente attrezzata. Dalla serata di martedì erano state chiuse via Ladello, via Benelli, via Rampe di San Prospero e via San Prospero, Via Casola Canina all’altezza del civico 83, via Tombe e via Chiesa di San Prospero. Via Graziadei risultava chiusa dalla rotonda dei Marinai fino alla rotonda con la via Lughese (via Turati); poi via Tiro a Segno, dalla rotonda di via Pirandello fino a Ponte Tosa; via Quarantini fino a via Santa Lucia; via Carlo Cattaneo; via Minghetti; via Banfi. Chiuso alla circolazione anche il Ponte Tosa; interdette alla circolazione anche via Correcchio da Ortodonico a Sasso Morelli, via Cardinala da via Benelli a via Merlo, via Cipolla e via degli Orti. Tra i danni registrati in città, la caduta di due alberi, uno alla scuola Cappuccini, in via Villa Clelia e un altro davanti al nido Fontanelle. Nessuno è rimasto ferito. Probabilmente le pianta hanno ceduto a causa del terreno reso molle dall’intensa pioggia, visto che le raffiche di vento non sono state tali da giustificare il crollo. Il Comune ha poi attivato una raccolta fondi per gli aluvionati.

Ma quanto è piovuto? Una considerazione preliminare: è piovuto sul bagnato, vale a dire che il terreno era saturo e non ha assorbito nulla. E questo ha aggravato la situazione che era ancora pesan te dall’alluvione del ì,’1-3 maggio. "In trenta ore sono a Imola sono caduti 138 millimetri di pioggia. on è un record. l problema è stato che non ha mai smesso di piovere": lo dice il meteorologo Fausto Ravaldi, responsabile della stazione meteo dello Scarabelli, ufficiale e collegata alla Regione. "Anche l’intensità oraria non è stata a livelli eccezionali: 10,8 millimetri dalle 21 alle 22 del 16, nulla a che vedere con 51,8 del 10 luglio 1992 o anche i 37,8 del 28 giugno 1979".

"Il guaio maggiore è rappresentato dallo strato impermeabile di limo e argilla che copre i terreni alluvionati dell’1-3 maggio – riprende Ravaldi – In più, la piena dei fiumi è stata contrastata dal mare spinto verso terra dal vento teso da est-sud-est: insomma, ci sono state una serie di concomitanze negative che io, che ho 71 anni, non ricordo di avere mai visto. Ricordo bene la piena del Santerno del 1966, peggio di quella di questi giorni, ma nulla di simile nei fiumi vicini. Questa è stata sicuramente una vicenda straordinaria e, come accaduto ad inizio maggio, è piovuto di più in collina, come testimoniano i dati della nostra stazione di Montecatone, con 152 millimetri. Ma a sesto Imolese ne sono caduti ‘solo’ 90".

ma. mar.