"Solo pezze su Montecatone". La Lega chiede più certezze. Marchetti: "A rischio la tenuta"

Il consigliere comunale soddisfatto per i soldi stanziati dalla Regione per l’ospedale. Ma spera in un cambio di passo di Bonaccini: "Bisogna modificare la forma di governance".

"Solo pezze su Montecatone". La Lega chiede più certezze. Marchetti: "A rischio la tenuta"

"Solo pezze su Montecatone". La Lega chiede più certezze. Marchetti: "A rischio la tenuta"

"Bene la messa in sicurezza di Montecatone grazie a un nuovo stanziamento regionale, ma non si può continuare a mettere delle pezze". A dirlo è Daniele Marchetti, consigliere comunale e regionale della Lega, commentando appunto gli 1,5 milioni in arrivo dalla Giunta del presidente Stefano Bonaccini a sostegno del sofferente bilancio dell’istituto di riabilitazione.

"È da almeno cinque anni che si promette un cambio della forma di governance, attualmente una Spa totalmente pubblica (gli azionisti sono Ausl con il 99,44% e Comune, ndr) che rappresenta una veste ibrida che mette a rischio la tenuta economica e organizzativa – ricorda l’imolese Marchetti, che è anche vicepresidente della commissione Sanità in Regione –. Capisco che Bonaccini al momento abbia altro per la testa, ma di fronte al rischio della tenuta economica e organizzativa della struttura di eccellenza per la riabilitazione serve un cambio di passo prima della conclusione di questa legislatura regionale". Al presidente della Regione, Marchetti chiede a questo proposito di "garantire la massima trasparenza su questo processo di cambio di governance, visto che attualmente i lavori del nucleo tecnico istituito per arrivare ad una riorganizzazione della sanità a livello metropolitano non sono noti e – conclude l’esponente del Carroccio – vengono negati anche di fronte a una regolare richiesta di accesso agli atti". Già a giugno di un anno fa i vertici di Montecatone avevano fatto sapere di essere riusciti a chiudere in pareggio il rendiconto 2022 solo grazie a una riduzione dei fondi per rischi, oneri e spese future e svalutazione crediti che aveva permesso di recuperare risorse straordinarie. Proprio in quella circostanza, su indicazione del Cda dell’istituto, Comune e Ausl avevano chiesto alla Regione di considerare appunto un finanziamento ad hoc per il 2023.