
Il cantiere avrà un costo complessivo di 490mila euro
Un piccolo spazio per le "attività socio-culturali" della frazione. Si svilupperà su un solo piano e avrà dimensioni contenute, visto che sarà lungo 16,80 metri e largo 7,60; ma funzionerà comunque da punto di ritrovo per i residenti. Eccolo qui, nelle prime elaborazioni grafiche dell’opera, il nuovo centro civico polifunzionale di Spazzate Sassatelli. Nei giorni scorsi, la Giunta ha dato il via libera al progetto di fattibilità tecnico-economica, presentato da Area Blu e redatto dallo studio di ingegneria Marco Campoli, per lavori di costruzione dell’immobile. L’intervento ha un quadro economico complessivo di 490mila euro. Verrà finanziato con le donazioni legate all’alluvione 2023, e in particolare con i fondi raccolti dal ferrarista Charles Leclerc, tramite un’asta di suoi cimeli. Proprio la figura del pilota di Formula 1 dovrebbe essere celebrata, oltre che con una grande foto all’interno dell’edificio, anche all’ingresso del centro.
La costruzione di un nuovo edificio è dovuta al fatto che l’immobile che un tempo ospitava la scuola della frazione, ulteriormente danneggiato dal maltempo, "è da anni in precario stato manutentivo e l’obsolescenza della struttura e la sua inadeguatezza antisismica poco si addicono agli usi civici della località", spiegano dalla Giunta. Meglio dunque, sempre secondo il Comune, demolirlo e costruirne un altro "nella stessa area di sedime della precedente costruzione, per mantenere la miglior organizzazione funzionale del lotto in cui è collocato".
Dal momento che siamo ancora nella fase progettuale, non si conoscono ancora i tempi dell’intervento. I lavori non si annunciano però troppo lunghi, e dovrebbero durare alcuni solo alcuni mesi.
Lo scorso settembre, quando è stata affidata la progettazione dell’intervento, il Comune si era messo alla ricerca di un edificio da poter acquistare in zona per "rendere disponibili fin da subito alcuni servizi a favore della cittadinanza, ritenuti indispensabili, che andranno a integrare il quadro dell’offerta dei servizi e attività del centro polifunzionale". L’immobile è stato individuato poco dopo. Nel frattempo, sempre alla fine della scorsa estate, i residenti si sono incontrati per discutere del nuovo progetto. La soluzione migliore, secondo parere unanime, sarebbe stata quella di ristrutturare il fabbricato esistente in quanto profondamente legato alla storia della comunità; ma c’è il problema dei costi.
Per questo motivo, si sono esaminate diverse opzioni alternative: ristrutturazione parziale dell’attuale edificio; realizzazione di un nuovo fabbricato a poca distanza dal vecchio, senza la demolizione di quest’ultimo; costruzione di un nuovo immobile previa demolizione del vecchio. Alla fine, quest’ultima ipotesi è stata la più gradita ai residenti, in quanto permetterà di preservare l’area verde circostante.