
Studenti fuori da una scuola (repertorio)
Imola, 28 marzo 2023 – È stato circondato e aggredito da un gruppo di coetanei che, per inesistenti motivi di gelosia, lo hanno preso a pugni e schiaffi facendolo finire al pronto soccorso. È la mattinata di sabato scorso quando, poco prima dell’ingresso a scuola, uno studente 15enne del Paolini, come emerge dal racconto fatto al padre e dalla testimonianza di altri giovani presenti all’episodio, finisce nel mirino di altri otto giovani che gli tendono un’imboscata poco distante dal chiosco ’Strike’ nei pressi dell’istituto. La banda, guidata da uno dei ragazzi, lo circonda mentre sta parcheggiano il motorino e lo costringe ad andare verso l’ingresso dietro alla piscina comunale. Dopo inesistenti accuse relative ai rapporti con una sua compagna di scuola, fidanzata del capobranco, inizia il pestaggio e il giovane viene colpito al volto riportando la spaccatura del labbro.
Solo l’intervento di alcune compagne di classe e di un’insegnante che assiste all’episodio da una vicina finestra evitano il peggio. Il gruppo, infatti, desiste e il 15enne viene accompagnato al pronto soccorso per le medicazioni.
Ferite e contusioni che valgono una prognosi di cinque giorni, oltre ovviamente al grande spavento.
Il padre del giovane, ieri mattina, nonostante l’episodio si sia verificato al di fuori dell’edificio scolastico, ha avuto un colloquio con la dirigente dell’istituto che ha manifestato piena solidarietà al giovane e alla famiglia. Il genitore, inoltre, nelle prossime ore, si recherà dai carabinieri per sporgere denuncia.
"Il fatto è davvero preoccupante per la dinamica e le implicazione che ne derivano – sottolinea il padre del giovane –. È possibile che si vada verso una deriva di violenza premeditata e gratuita per risolvere le questioni tra i giovani? La scuola, in generale, deve solo dare nozioni o anche avere maggiore attenzione a formare coscienze e senso civico?".
Domande che si pongono anche tanti altri genitori con la consapevolezza che – come purtroppo insegnano tanti fatti di cronaca – basta veramente poco per trasformare un banale litigio in tragedia.
"L’imitazione dei modelli più negativi – si domanda in conclusione il padre del giovane – si può ancora contrastare in una città, provincia e regione sempre attenta alla convivenza civile e ai valori della solidarietà? La famiglia è ancora in grado, attraverso il dialogo, a capire i comportamenti giusti o sbagliati dei propri figli? Domande profonde che è difficile non porsi quando si hanno figli nelle difficile età dell’adolescenza.