MATTIA GRANDI
Cronaca

Tracmec, la protesta arriva in città. Il presidio fuori dall’autodromo: "I lavoratori non sono merce"

La multinazionale a cui fa capo l’azienda di Mordano ha annunciato quarantacinque licenziamenti. Il sostegno del sindaco Panieri: "Le istituzioni faranno rete perché nessuno deve essere lasciato solo".

Il presidio della Tracmec di ieri mattina a pochi passi dall’autodromo

Il presidio della Tracmec di ieri mattina a pochi passi dall’autodromo

Dai cancelli dell’azienda a Mordano fino alle porte d’ingresso dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari a Imola. Ieri mattina il presidio dei lavoratori della Tracmec ha fatto tappa a pochi metri dal circuito cittadino, dove in questi giorni è di scena il Wec, per chiedere il ritiro immediato della procedura di 45 licenziamenti collettivi e il mantenimento del sito produttivo in Romagna: "Abbiamo portato la voce dei lavoratori in un contesto internazionale – hanno detto Marco Valentini, segretario generale Fiom Cgil Imola e Antonino Liuzza di Fim Cisl Amb – per manifestare e ribadire a Tracmec e al gruppo multinazionale Bauer, l’intenzione di procedere con la lotta e la mobilitazione a tutti i livelli".

E ancora: "È inaccettabile che 45 famiglie debbano subire la decisione presa – hanno aggiunto - in un territorio dove il patto per il lavoro e le istituzioni si sono fatte sempre portatrici di coesione e di tenuta sociale. I lavoratori non sono merce usa e getta, ci sono dietro famiglie, mutui, impegni, storie e prospettive di vita che non devono essere minimamente messe in discussione". Al presidio erano presenti Marco Panieri, sindaco di Imola e presidente del Circondario, Nicola Tassinari primo cittadino di Mordano con tanto di giunta, il consigliere regionale Fabrizio Castellari e Fausto Tinti alla guida del Pd territoriale. Ma anche tanti cittadini che si sono fermati per esprimere la propria solidarietà ai dipendenti della ditta mordanese. Parole di sostegno sono arrivate anche da Panieri che ha ribadito l’impegno dell’amministrazione e ha comunicato di essersi già attivato a tutti i livelli istituzionali: "Siamo al fianco dei lavoratori della Tracmec per dare voce alla loro preoccupazione e costruire insieme un percorso concreto di tutela dell’occupazione e di valorizzazione delle competenze altamente specializzate presenti in azienda – ha sottolineato il sindaco della città -. Le istituzioni faranno rete e metteranno in campo tutti gli strumenti disponibili per affrontare questa fase difficile, nella convinzione che nessuno debba essere lasciato solo".

Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere regionale Castellari: "Chiediamo il ritiro immediato dei 45 licenziamenti annunciati dalla multinazionale tedesca Bauer – ha rimarcato con decisione –. Sosteniamo la lotta dei lavoratori contro la delocalizzazione perché difendere il lavoro significa difendere anche la tenuta sociale del territorio".

Mattia Grandi