
L’incontro con le istituzioni al sito produttivo Tracmec di Mordano
Quella di ieri è stata un’altra giornata di passione per i 45 lavoratori della TracMec di Mordano alle prese, ormai da settimane, con l’incubo del licenziamento. Prima l’assemblea sindacale ai cancelli della fabbrica, che ha visto la presenza e il sostegno del senatore Daniele Manca e del consigliere regionale Fabrizio Castellari entrambi in quota Pd, poi il nuovo sciopero. Un tunnel ancora buio per i dipendenti di una delle storiche realtà produttive del territorio circondariale dopo l’annuncio della dirigenza del colosso tedesco Bauer Group, a metà aprile scorso, di voler cessare in estate la produzione nel sito mordanese.
Sullo sfondo, la probabile delocalizzazione dell’attività verso l’Asia. E qualche giorno fa è partito in salita anche il tavolo di salvaguardia richiesto dai sindacati: "Ritiro della procedura di licenziamenti collettivi entro 48 ore e apertura di un confronto sindacale serio e propedeutico ad integrazione dei tavoli istituzionali – hanno sottoposto formalmente Fim, Fiom e Rsu alla direzione di Bauer Group in merito alla vertenza Tracmec -. Ieri mattina il facility manager ci ha voluto incontrare, chiedendoci di raffreddare gli animi e intraprendere un percorso di confronto per gestire la crisi".
Una proposta respinta subito al mittente: "Gli animi si raffredderanno solo quando il gruppo tedesco ritirerà i licenziamenti da TracMec e cercherà, insieme a sindacati e istituzioni, una soluzione possibile per il mantenimento del sito di Mordano preservando i livelli occupazionali – hanno sgombrato il campo da ogni ipotesi di alternativa Marco Valentini della Fiom, Antonino liuzza della Cisl e la Rsu -. La mobilitazione va avanti nei tempi e nei metodi che Fiom e Fim hanno concordato con i lavoratori. E’ già stata inviata una mail all’azienda chiedendo il ritiro formale della procedura. Attendiamo risposta entro 48 ore".
Pochi dubbi anche per il consigliere regionale dem Fabrizio Castellari: "Prima di tutto vengono il lavoro e i lavoratori, si tratta di vite e famiglie in carne ed ossa – ha sottolineato -. Bisogna perseguire ogni strada per salvare l’azienda e i 45 posti di lavoro coinvolti. Abbiamo chiesto nuovamente di ritirare la procedura di licenziamento e attivare gli ammortizzatori sociali che rappresentano un primo segnale di attenzione verso i lavoratori, i quali meritano il massimo rispetto".
Non solo. "Ho depositato un’interrogazione a risposta scritta sulla vicenda Tracmec – ha annunciato -. L’attenzione delle varie realtà coinvolte, tra le quali è impegnata anche la Regione, deve rimanere ben salda fino al raggiungimento di un esito positivo".
Mattia Grandi