Violenza ripetuta sull’ex compagna: "Mi ha fratturato le costole". Scatta il divieto di avvicinamento

Un 52enne è accusato di maltrattamenti familiari: non potrà avvicinarsi nei luoghi frequentati dalla donna. La vittima dopo l’ennesimo litigio ha deciso di raccontare tutto ai carabinieri: "Ho subito pure calci al costato".

Violenza ripetuta sull’ex compagna: "Mi ha fratturato le costole". Scatta il divieto di avvicinamento

Violenza ripetuta sull’ex compagna: "Mi ha fratturato le costole". Scatta il divieto di avvicinamento

Allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento all’ex compagna, con l’obbligo di restare lontano dai luoghi da lei abitualmente frequentati. Il tutto controllato dal braccialetto elettronico. È il contenuto dell’ordinanza di misura cautelare personale eseguita dai carabinieri di Casalfiumanese nei confronti di un 52enne italiano, celibe, già noto alle forze dell’ordine, accusato del reato di maltrattamenti contro familiari conviventi.

Il provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna ed emesso dal giudice per le indagini preliminari, prende origine dalla querela presentata da una 48enne italiana, la quale ha chiesto aiuto ai militari dell’Arma della stazione di Casalfiumanese, a seguito dell’ennesimo litigio avuto con il compagno convivente. La donna si è fidata dei carabinieri e ha raccontato loro di essere diventata, ormai da quattro o cinque anni, "oggetto di sistematiche condotte violente ed aggressive da parte del compagno", riferiscono i militari. Compagno che, in alcune occasioni e a seguito di litigi scaturiti per futili motivi, l’ha colpita con violenti pugni e schiaffi, tanto da lasciarle spesso lividi ed escoriazioni sul corpo e in volto; il tutto spesso accompagnato da frasi denigratorie.

Sempre secondo quanto ricostruito dai carabinieri, in una circostanza l’uomo l’ha addirittura colpita con calci al costato in maniera più violenta del solito, tanto da cagionarle la frattura di alcune costole. Rintracciato dai carabinieri, il 52enne è stato sottoposto alla misura cautelare disposta dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bologna che ha esaminato la richiesta del pubblico ministero.