
La giunta: "Confermate la forza attrattiva del Mondiale Endurance e la capacità di accoglienza". Minardi: "Vedere così tanto entusiasmo ci dà una spinta in più per continuare a crescere".
di Enrico AgnessiLa partenza lanciata sulle note di Strauss (Così parlò Zarathustra), l’arrivo in mezzo ai fuochi d’artificio e l’invasione di pista finale per la festa della hypercar Ferrari. Ci sono alcune immagini che, il giorno dopo l’ultimo atto della tappa cittadina del Wec, restano nella mente. Momenti chiave che contribuiscono a decretare il successo di un fine settimana da oltre 65mila presenze complessive. E che, smaltita la delusione per lo scetticismo manifestato nei giorni scorsi da Stefano Domenicali sulla permanenza del Gp di F1 a Imola, spingono Comune e Autodromo a guardare con rinnovato ottimismo al ritorno del Circus il 16-18 maggio e poi magari anche dal 2026 in avanti.
"Un weekend straordinario – esulta il sindaco Marco Panieri –. Si conferma la forza attrattiva del Mondiale Endurance, la capacità della città di accogliere e il valore aggiunto di un circuito sempre più volano per lo sviluppo del territorio. Imola è pronta per le grandi sfide: questo evento rappresenta un ulteriore tassello di un percorso virtuoso che proseguirà. Dopo il debutto dei nuovi box e il restyling di alcune tribune, continueremo a investire in accoglienza, infrastrutture e qualità dell’esperienza. Ora ci prepariamo al Gp di F1: saremo pronti, con una città ancora una volta protagonista".
Panieri parla di numeri "praticamente in linea con lo scorso anno". In realtà, nel 2024 per il Wec l’asticella superò (secondo i dati di Formula Imola) quota 73mila. Fine settimana di Pasqua (gli organizzatori hanno già fatto capire che in futuro si sceglieranno altre date) e meteo incerto non hanno permesso di raggiungere quella cifra record. Ma a fronte di un evento (atteso in città fino al 2028) economicamente sostenibile per le casse del circuito (quest’anno è stata pagata una ‘tassa’ di 350mila euro più Iva), la soddisfazione è evidente anche in casa Formula Imola.
"Vedere così tanto entusiasmo in un periodo così significativo dell’anno ci riempie di orgoglio e ci dà una spinta in più per continuare a crescere – commenta il presidente Gian Carlo Minardi –. L’obiettivo è ambizioso: migliorare ancora, perfezionare ogni aspetto dell’esperienza e riuscire ad accogliere un pubblico sempre più numeroso e appassionato già dal prossimo anno".
E anche la Regione, che a proposito della difficile trattativa per mantenere in città la F1 ha già messo a bilancio i ‘suoi’ cinque milioni per assicurarsi il Gp anche nel 2026, vuole partecipare alla festa.
"L’Autodromo si conferma tempio internazionale del motorsport e ambasciatore dell’Emilia-Romagna nel mondo", manda a dire il governatore Michele de Pascale, mentre l’assessora Roberta Frisoni (Turismo, Commercio e Sport) parla di "ulteriore occasione di promozione e di valorizzazione per la città e il suo territorio".
Tornando alla domenica bestiale del circuito, da segnalare anche l’emozionante interpretazione dell’inno di Mameli eseguita da Silvia De Santis, salutata dal passaggio dell’elicottero dell’Aeronautica Militare. Non è passata inosservata, infine, la presenza sulla griglia di partenza del due volte campione del mondo della MotoGp, Pecco Bagnaia, arrivato all’Enzo e Dino Ferrari per sostenere l’amico Valentino Rossi (secondo come nel 2024 con il suo team Bmw nella categoria Lmgt3).
Insomma, il rapporto tra Imola e il Wec sembra decollare. L’evento fa bene al centro storico sofferente (stimate circa 20mila presenze complessive alle iniziative collaterali ospitate da giovedì a domenica) ed è in crescita soprattutto in Italia, trainato dal Cavallino e dal Dottore. Ma per rimpiazzare un eventuale addio della F1, evitando il rischio di ridimensionamento legato a un possibile ritorno del circuito a una situazione pre 2020, servirà anche altro.