ENRICO AGNESSI
Politica

Aumenti bus, pressing sul Comune di Imola

FdI: “Ingerenze da Bologna”. La giunta: “Simulazioni e analisi dei dati, nessun rincaro indiscriminato”

Verso i rincari dei bus anche a Imola. Nel riquadro, la vicesindaca Elisa Spada

Verso i rincari dei bus anche a Imola. Nel riquadro, la vicesindaca Elisa Spada

Imola, 15 febbraio 2025 – “Troveremo il migliore equilibrio con i sindacati per affrontare questo tema”. Le rassicurazioni, che non convincono però le forze politiche di opposizione, arrivano dalla vicesindaca Elisa Spada, assessora con delega ai Trasporti, intervenuta in Consiglio comunale per affrontare il problema degli ormai imminenti rincari dei biglietti dei bus Tper.

Già annunciati a Bologna (dove la corsa semplice passerà dal 1° marzo da 1,50 a 2,30 euro, mentre ci saranno variazioni più contenute su carnet e abbonamenti), gli aumenti sono destinati a prendere presto forma anche a Imola. E saranno oggetto, lunedì appunto, di un incontro tra Giunta e sindacati. Nel frattempo, la questione è approdata come detto nell’Aula di piazza Matteotti. A portarcela, durante le fasi finali della seduta di giovedì sera, non è stata però la Giunta; bensì il consigliere comunale di opposizione Nicolas Vacchi (Fratelli d’Italia).

“È facile fare demagogia dicendo ‘nessuno deve pagare’ – l’attacco di Spada indirizzato al meloniano –. Ci vuole un’attitudine per affrontare le tematiche. Il nostro territorio ha un servizio e delle abitudini differenti da Bologna. Dopo avere analizzato i dati e fatto delle simulazioni, abbiamo chiesto un incontro ai sindacati proprio perché riteniamo fondamentale lavorare insieme per trovare la giusta soluzione”. Nelle parole della vicesindaca, “il percorso è molto chiaro: per noi – conclude Spada – è fondamentale il rapporto con le parti sociali. Per questo motivo lunedì ci sarà l’incontro con i sindacati, con i quali troveremo il migliore equilibrio per affrontare il tema”.

Poco convinta, come si diceva l’inizio, l’opposizione. Critiche arrivano da Renato Dalpozzo (lista civica Cappello), ma soprattutto da Fratelli d’Italia. “L’assessora parla di un’azione da manuale, ma è un rincaro che andrà a toccare le tasche dei cittadini”, protesta Serena Bugani, capogruppo dei meloniani in Consiglio comunale, puntando il dito contro le criticità del servizio tra “mancato rispetto degli standard di puntualità, corse saltate e insufficiente controllo a bordo dei mezzi”. A Bologna, ricostruisce Bugani, “avremo i biglietti dei bus più costosi d’Italia. E il rincaro, che seguirà quelli di refezione scolastica, centri estivi, tassa di soggiorno e dehors, toccherà anche Imola. È la Giunta degli aumenti, che subisce le ingerenze di Bologna”.

Infine, anche una ulteriore coda polemica. Al momento dell’intervento conclusivo di Bugani, arrivato dopo quelli di Spada, di vari esponenti di maggioranza e opposizione e sull’onda di una crescente tensione, alcuni consiglieri di Pd e Imola sono usciti dall’Aula. Da tempo nel mirino del centrosinistra, che ne ha messo in discussione il ruolo (di garanzia) di vicepresidente del Consiglio comunale, Vacchi se ne è lamentato via social. Poco prima, nella stessa seduta, FdI era invece uscita dall’Aula al momento della consegna del riconoscimento ad Andrea Rossi, ex direttore generale dell’Ausl, per i suoi dieci anni alla guida dell’Azienda sanitaria imolese. In quel caso, a indispettirsi, erano stati Pd e alleati.