
Il sindaco di Caldarola Giuseppe Fabbroni (foto) prosegue la sua battaglia per scongiurare l’accorpamento che, secondo le decisioni della giunta...
Il sindaco di Caldarola Giuseppe Fabbroni (foto) prosegue la sua battaglia per scongiurare l’accorpamento che, secondo le decisioni della giunta regionale, vedrà la direzione dell’istituto comprensivo De Magistris accorpata con quella dell’omnicomprensivo Frau-Leopardi di Sarnano. La Regione, dopo la sospensiva del Tar, ha integrato il documento sulla programmazione scolastica rimanendo ferma sulle sue decisioni.
"Siamo delusi dall’integrazione – esordisce il primo cittadino –, si continua ad andare avanti senza ravvedimenti rispetto a un dimensionamento della rete scolastica che taglia le autonomie degli istituti in un’area montana e terremotata, per di più senza preavviso". Fabbroni fa una precisazione anche rispetto all’incontro che si è svolto la scorsa settimana tra Regione e Comuni interessati dagli accorpamenti: "È stata una riunione online, convocata frettolosamente, solo per illustrare il documento regionale a cura dei tecnici. Non c’è stato alcun intervento da parte dell’assessore regionale Biondi e quindi il confronto non ha avuto alcun significato politico-amministrativo. Pure in quella occasione, noi sindaci abbiamo ribadito la contrarietà al provvedimento, ma senza ricevere ancora una volta alcun riscontro".
Il sindaco evidenzia poi come "la Regione non si fermi neppure davanti alla decisione del Tar che ha accolto la richiesta di sospensiva rispetto alla Dgr 2052/2024, bloccando di fatto l’efficacia dell’accorpamento, in attesa della decisione definitiva che sarà pronunciata il 10 luglio". Il primo cittadino di Caldarola sostiene dunque che si tratti di una "logica punitiva perseguita dalla Regione nei confronti delle aree interne e montane. L’ente – conclude – sembra non avere alcun interesse ad ascoltare le ragioni dei Comuni, delle Province, dei sindacati, degli istituti interessati e delle famiglie, tutti contrari alle decisioni regionali".