"Sulla sanità Francesco Acquaroli è soddisfatto. Ma i marchigiani sono disperati". Romano Carancini, consigliere regionale del Pd, commenta in questo modo quella che considera un’autocelebrazione fuori luogo del presidente della Regione rispetto al "Giudizio di Parificazione del Bilancio 2023" da parte della Corte dei Conti delle Marche. "È vero – evidenzia Carancini – che, sostanzialmente, il quadro economico-finanziario della nostra Regione è compatibile con il rispetto delle norme sui vincoli di bilancio statali. Ma Acquaroli nasconde alcune gravi criticità che la Corte segnala, soprattutto sul fronte della sanità". Nel 2023 si è recuperato il 34,27% delle liste di attesa sugli screening oncologici, mentre la Regione si era impegnata a raggiungere il 96,35%; delle liste di attesa sui ricoveri è stato recuperato solo il 25,75%, cioè resta una domanda inevasa di 53.631 ricoveri; era stato promesso che sulle prestazioni ambulatoriali il recupero sarebbe stato dell’89,10%, mentre si è fermato al 77,30%. "In peggioramento – sottolinea Carancini – la mobilità passiva che nel 2023 ha superato i 155 milioni di euro, con un saldo negativo tra mobilità passiva e mobilità attiva di quasi 40 milioni, ben maggiore dei 26 milioni del 2022 e del 2021. Sempre più marchigiani vanno a curarsi altrove". Intanto lievita dai 4 milioni del 2022 ai 20 milioni del 2023 (+ 500%) la spesa per i medici "gettonisti" delle cooperative private, con la Procura della Corte che richiama "l’attenzione della Regione sulla necessaria trasparenza delle procedure di individuazione delle cooperative interessate". Si aggiunga che l’indebitamento del bilancio sanitario è aumentato di oltre 170 milioni e che il personale è diminuito di 139 unità. "Una situazione preoccupante. Il presidente Acquaroli avrebbe fatto bene a non avventurarsi in autocelebrazioni per fatti inesistenti rispetto alla Parificazione".
Cronaca"Acquaroli si autocelebra sul nulla"