Acquisto del Castello di Brunforte, Lambertucci incalza il sindaco

L’esponente di Fratelli d’Italia: "Deve specificare se l’operazione comprede anche i beni contenuti nella struttura"

"Il castello di Brunforte acquistato dal Comune senza i beni mobili contenuti al suo interno". A sentire la risposta data dal sindaco Robertino Paoloni all’interrogazione presentata dalla consigliera Federica Lambertucci (Fratelli d’Italia), sembrerebbe che l’amministrazioen comunale abbia acquistato una bella "scatola vuota". "Alcuni giorni fa ho presentato un’interrogazione chiedendo al sindaco se il castello, acquistato dal Comune grazie ai fondi della ricostruzione, sia stato comprato comprendendo anche i beni in esso contenuti. Una questione non di poco conto – incalza Lambertucci –, se si considerano beni di grande rilevanza storica come la biblioteca, i paramenti sacri, gli utensili seicenteschi con cui le suore producevano medicinali, strumenti musicali antichi, le opere d’arte e l’archivio storico contenente trecento anni di storia e vita monastica a Loro Piceno. Stando alla risposta del sindaco, che scrive di stare verificando e valutando con la proprietà l’inventario dei beni, parrebbe che il castello sia stato acquistato dal Comune come "vuoto" e che di fatto i domenicani, precedenti proprietari, non abbiano alcuna clausola che li obblighi a cedere anche tutto questo patrimonio storico e artistico. Una superficialità che potrebbe portare anche a maggior costi da sostenere da parte del Comune e, quindi dai cittadini, una superficialità che poteva essere evitata parlando e condividendo la strategia con il Comitato del castello Brunforte".