
Ha lavorato dagli anni Sessanta fino al 1999, poi l’attività è passata alla famiglia
Il suo volto sorridente e la sua gentilezza sono il ricordo che molti conserveranno di Roberto Rambozzi (nella foto), morto l’altro ieri a 91 anni. Dagli anni Sessanta fino al 1999 ha lavorato nella merceria Menichelli-Rambozzi in piazza Cesare Battisti continuando avanti una tradizione di famiglia. Il negozio era stato infatti fondato nel 1921 dai genitori Ada Menichelli e Ugo Rambozzi, poi è stato portato avanti dai figli: Roberto ed Elvira e da suo marito Piero Benedetti. E la storia di famiglia continua perché nel 1999 Roberto Rambozzi è andato in pensione e l’attività è stata rilevata dal nipote Luigi Benedetti e dalla moglie Alessandra Principi. Quella merceria, che quattro anni fa ha festeggiato un secolo di attività, fa oramai parte della città e ne ha segnato la storia tanto che basta dire Menichelli Rambozzi per capire di cosa si sta parlando.
Sono molti i ricordi conservati in quelle mura: la cantante lirica Katyna Ranieri, moglie di Ritz Ortolani, era una affezionata cliente, e un giorno è entrato il regista Ken Russell per comprarsi una sciarpa di seta bianca. Ma soprattutto è nel cuore di molti cittadini, pure della provincia, che andavano lì a colpo sicuro alla ricerca di un bottone particolare o di un qualcosa di unico. Non solo, Roberto Rambozzi è stato un punto di riferimento nella Confcommercio ed è stato anche il presidente della Coturfidi.
È stato a tutti gli effetti uno di quei commercianti storici che hanno contribuito a rendere la città un punto di riferimento. La salma è all’obitorio dell’ospedale e poi sarà portata a Santa Croce dove alle 15.30 di oggi sarà celebrato il funerale. Lascia i figli Riccardo e Raffaela, gli amati nipoti Caterina, Alessandro e Martina ai quali era profondamente legato e che gli sono stati sempre molto vicini.