Una festa con oltre 150 persone per salutare Maria Antonella Angerilli. La storica dirigente dell’istituto agrario Garibaldi di Macerata, infatti, da questa settimana è in pensione. La sua attività per la scuola, diretta dall’anno scolastico 2011/12, è stata così importante che la comunità scolastica ha organizzato una festa per lei, per ringraziarla della nuova veste data all’Istituto. Hanno partecipato al saluto circa 150 docenti tra quelli in attività e coloro che sono andati in pensione negli ultimi anni. Erano presenti anche gli insegnanti del Bramante-Pannaggi, che sono stati sotto la sua reggenza negli ultimi quattro anni.
La preside, nell’aula magna della scuola, ha ringraziato i presenti per aver partecipato e collaborato a questo percorso: "Abbiamo affrontato numerose sfide durante la mia presidenza, ben fuori dall’ordinario, dal terremoto al Covid. Non è un fatto solo di insegnamento e gestione, ma di rapporto con le persone e con gli alunni. Ecco il mio invito per tutti voi è di essere in armonia e cercare di capire i ragazzi di oggi. Cito Nelson Mandela, perché dobbiamo sempre ricordarci che “L’istruzione è l’arma più potente che possiamo utilizzare per cambiare il mondo”". Poi la festa si è spostata nel giardino per una serata di musica, balli e canti. Tantissime le collaborazioni con gli altri enti del territorio attivate dalla preside Angerilli nell’ottica di un potenziamento della transizione ecologica, tante le partecipazioni a concorsi nazionali e internazionali, progetti con Cina e Stati Uniti, il rilancio e la valorizzazione dell’indirizzo vitivinicolo con l’anno di specializzazione enotecnico. Sotto la gestione della dirigente, il convitto si è rinnovato e la nuova biblioteca è diventata uno stimolo culturale innovativo e sociale. Tra i traguardi raggiunti, il giardino didattico sperimentale, i laboratori di biotecnologia agraria e quelli di trasformazione dei prodotti, i laboratorio di analisi sensoriale. Tutto ciò portando avanti con convinzione, tra i primi dirigenti delle scuole secondarie d’Italia, la sperimentazione delle classi 2.0 e 3.0 con gli attuali venti ambienti di apprendimento in cui si pratica una didattica "digital based". "La dirigente – si legge in una nota dell’istituto – lascia un’impronta indelebile nella storia di una scuola che oggi rappresenta un sistema educativo di riferimento non solo per il territorio maceratese".