REDAZIONE MACERATA

Apm: qualche ’falla’ nella difesa di Micucci

Il Consiglio comunale discute sulla gestione dell'Apm, con tensioni tra i consiglieri riguardo alla presidenza e all'operato della società. La proposta di non rinnovare l'incarico al presidente Micucci Cecchi divide l'aula, evidenziando disaccordi anche all'interno della maggioranza. La discussione si conclude con l'annuncio di un Consiglio comunale aperto sulla questione.

Apm: qualche ’falla’ nella difesa di Micucci

Non c’è pace per l’Apm. Dopo le tensioni che si sono sviluppate nei giorni scorsi tra Fratelli d’Italia e il sindaco Sandro Parcaroli per la presidenza della partecipata, ieri in Consiglio comunale è stata Sabrina De Padova (gruppo misto) a chiedere con un ordine del giorno di non rinnovare all’avvocato Gianluca Micucci Cecchi l’incarico al vertice dell’Apm e di sottoporre a una maggiore revisione critica l’operato della società. A dimostrazione di quanto oramai la consigliera non sia più parte della maggioranza è stato palese nelle operazioni di voto, quando l’ordine del giorno è stato respinto perché ha ottenuto un solo voto favorevole, quello della De Padova stessa. Ma il testo ha spaccato sicuramente l’aula, con l’assessora Oriana Piccioni ferma in una strenua difesa del presidente Micucci Cecchi e dell’operato dell’Apm e il capogruppo di Fratelli d’Italia, Pierfrancesco Castiglioni, che ha ribadito come "continuare a dire che tutto va bene non è vero - ha incalzato rispondendo alla Piccioni – e affermare questo non è un attacco a nessuno, ma una volontà che certi argomenti vengano trattati sui tavoli competenti". Fermo l’intervento del consigliere Narciso Ricotta (Pd) che ha più volte sottolineato l’assenza del sindaco e annunciato la volontà di chiedere un Consiglio comunale aperto sulla questione. "Le nomine dell’Apm spettano al sindaco e oggi dov’è? Il sindaco deve essere indipendente nella nomina, non soggetto a un patto come ha detto il presidente Micucci che ha reclamato la prosecuzione del suo incarico in virtù del rispetto di un obbligo. Di quale obbligo parla? Noi non ne sappiamo nulla e l’assenza del sindaco (il presidente del Consiglio Luciani ha spiegato che era dovuta a un incontro del primo cittadino in Regione, ndr) è sintomatica dell’imbarazzo che vive. Gli utili dell’Apm sono dimezzati e basterebbe ciò per mandare a casa un presidente. Anche le forze di maggioranza sono spaccate su questo, per questo anticipo che chiederò un Consiglio comunale aperto sulla gestione dell’Apm e sulla situazione dell’idrico che deve restare in mano pubblica".

In apertura di seduta, l’assise ha anche prorogato la convenzione tra i Comuni di Macerata e Corridonia per l’esercizio delle funzioni di segreteria, in scadenza il 30 giugno. Per questo il segretario cittadino, Francesco Massi, continuerà a esercitare per due giorni a settimana le sue funzioni anche nell’altro comune.