Arianna Meloni: "È ora di cambiare"

La sorella della premier a Villa Colloredo Mels con il candidato sindaco Pepa e il gotha di Fratelli d’Italia.

Arianna Meloni:: "È ora di cambiare"

Arianna Meloni:: "È ora di cambiare"

Bagno di folla per Arianna Meloni, segretaria politica di Fratelli d’Italia, ieri sera nel parco di Villa Colloredo Mels.

"È un grande piacere per me essere qui stasera, anche perché sono profondamente legata alle Marche anche se non ero mai venuta a Recanati, nonostante l’amore che nutro per le poesie di Giacomo Leopardi". Ad accogliere la politica romana, sorella della premier Giorgia, il gotha del partito: la senatrice Elena Leonardi, il sottosegretario Lucia Albano, Francesco Filini, responsabile dipartimento programma FdI, Carlo Ciccioli, candidato alle elezioni europee. Non è mancato il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, impegnato a sostenere a Recanati la candidatura a sindaco di Emanuele Pepa. "Se io oggi sono qua è per merito di queste persone, del loro appoggio e della loro stima, ne sono orgoglioso. Ce la metterò tutta per vincere e avere davanti a noi 5 anni di buon governo".

"Possiamo cambiare le cose con i valori che ci accomunano – ha detto Acquaroli –. Recanati ha tantissimo da dare, culturalmente soprattutto. Come lo può fare Recanati, lo può fare la regione e l’Italia, ma serve un Europa diversa". Un tema ripreso in conclusione da Arianna Meloni: "C’è un desiderio bruciante di cambiamento che ci ha spinto a impegnarci. Anche a Recanati è ora che si cambi. Non siamo mai scesi a compromessi perché la politica è impegno, non una medaglia da appuntare al petto e quando la si fa senza interessi personali è politica vera. Dobbiamo ritrovare l’orgoglio di sentirci italiani e la volontà di essere un’unica, grande comunità. La visione di questo governo ha dato certezza all’economia e agli investitori. L’Italia in Europa non è più il fanalino di coda ma uno stato serio, sul quale poter investire. Vogliamo un’Europa che torni centrale nello scacchiare mondiale, che difenda i propri confini".