Assessore esperta di virus "Più attenzione all’igiene"

La veterinaria Laura Laviano si occuperà di ambiente e sviluppo economico "Ufficio per la tutela dei diritti degli animali, piccioni e storni da monitorare"

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di Chiara Sentimenti

Un articolo sull’igiene urbana scritto durante il lockdown e inviato all’allora consigliere Andrea Marchiori, che aveva conosciuto per le battaglie legate al Convitto, è stato (senza volerlo) il punto di partenza del suo percorso politico. Oggi Laura Laviano, eletta nelle file della Lega, guida l’assessorato allo sviluppo economico e all’ambiente, con la voglia di mettere a disposizione la sua esperienza. Lei è un veterinario, ma non nel senso in cui tutti lo immaginano. "Sì, infatti non sono un clinico – spiega l’assessore –, perché grazie agli studi ho scoperto che la veterinaria aveva molte ramificazioni. All’Università ho scelto il ramo infettivistico, un mondo fatto di ricerca e virologi, ed è proprio in quel mondo che ho iniziato a studiare e a occuparmi di zoonosi (malattie che si trasmettono dagli animali all’uomo, ndr). Il 60% dei virus sono zoonosi: l’animale gioca un ruolo fondamentale e la coesistenza tra uomo e animale deve essere gestita correttamente, soprattutto in ambiente urbano". Oltre ad avere una specializzazione in sanità animale, allevamento e produzioni zootecniche, è anche consulente ed ex ispettrice per il biologico. Alcuni anni fa, aveva provato a dare una mano al Comune.

"Nel 2012 mi rivolsi al sindaco Carancini, proponendo l’istituzione di un ufficio comunale che si occupasse della tutela dei diritti degli animali: non solo per gli animali d’affezione, ma anche per regolare una serie di attività che riguardano tutte le specie sul territorio, come pesci, uccelli, anfibi e animali esotici. Un esempio è il laghetto delle Vergini: tanto bello da vedere, però le tartarughe che vi si trovano sono animali mal gestiti nelle abitazioni e abbandonati. E invece vanno gestiti, perché altrimenti possono essere veicolo di malattie. Così come chiesi se c’era un piano di protezione civile comunale che, con mio grande stupore, scoprii non esserci, fu redatto solo nel 2015 e poi abbandonato. Un piano del genere non può essere lasciato in un cassetto, va gestito e aggiornato, perché bisogna pianificare giorno dopo giorno, e non nel momento dell’emergenza". Ora può concretizzare le sue competenze per la collettività?

"Spero di mettere in pratica le mie conoscenze, perché gli animali ci sono: abbiamo piccioni e ratti, tutti possibili veicoli di malattie. Vorrei lavorare anche contro l’abbandono delle aree periferiche. Una cosa in cui credo molto è l’educazione sanitaria nelle scuole, perché se non educhiamo i bambini, non faremo mai quel salto di qualità nel grado della conoscenza dell’ambiente e anche nel rapporto tra l’uomo, l’animale e l’ambiente".

Lei ha anche la delega agli animali d’affezione.

"Nell’ufficio ambiente è importante che ci sia una persona specializzata che si occupi di animali, del rapporto con canili e gattili. La gestione della popolazione felina e di piccioni e storni è fondamentale nell’igiene urbana". È già andata col sindaco a vedere la situazione negli autobus. Pensa a delle modifiche?

"Questo è un virus con cui dovremo convivere, non possiamo farci trovare impreparati. L’importante è riorganizzare il vivere comune per cercare di limitare i rischi. Siamo andati con il sindaco a vedere la situazione negli autobus dell’Apm, abbiamo controllato il terminal e la questione del trasporto pubblico va rivista e riorganizzata, perché non possono essere gli autisti a fare da controllori. Poi sto cominciando a conoscere il personale dell’ufficio ambiente, anche se ancora non mi sono presentata al Cosmari, ma lo voglio fare presto. Questi primi giorni sono stati molto intensi, però sto sentendo che ci hanno accolto bene, c’è grande disponibilità da parte dei dirigenti e del personale. E anche tra noi assessori c’è grande collaborazione".