
La comandante della polizia municipale Daniela Cammertoni non ha condiviso l’annullamento della multa
Vince la causa contro l’autovelox comunale della strada delle Vergini, ma il Comune non molla e ricorre in appello. Da una parte una automobilista, l’avvocato civitanovese Anna Maria Recchi, e dall’altra l’ente pubblico che, assistito dall’avvocato Mario Perugini, ha deciso di non accettare il verdetto del giudice di pace che ha annullato il verbale della polizia locale e condannato il Comune a pagare le spese in favore della ricorrente, 553 euro. Sia Perugini che la comandante della municipale, Daniela Cammertoni, hanno evidenziato l’opportunità per l’amministrazione comunale di proporre appello. La storia comincia il 5 dicembre del 2023 quando Recchi, alla guida dell’auto e in transito lungo la provinciale delle Vergini, tra Civitanova Alta e Montecosaro, viene multata dall’autovelox dei semafori per eccesso di velocità. Riceve il verbale e lo impugna, evidenziandone quelle che ritiene illegittimità, in seguito recepite dal giudice di pace di Macerata Alessandra Guarnieri. La sentenza dichiara che "il verbale risulta affetto da plurimi vizi di legittimità" e "privo del riferimento sia alla certificazione dell’ultima taratura eseguita, sia alla sua omologazione e specificatamente al modello in uso e non anche al prototipo, a nulla rilevando l’eventuale produzione della certificazione successiva, che peraltro per la omologazione è assente, tenuto conto che il destinatario del verbale deve conoscere anticipatamente della regolarità dell’accertamento". Tra le illegittimità evidenziate dal giudice anche la "mancanza dell’autorizzazione del prefetto in quanto dal verbale non si evince se si tratta di una postazione mobile con presenza dei verbalizzanti o fissa". In sentenza si sottolinea pure come il documento fosse viziato da "omessa indicazione della distanza del cartello di segnalazione della postazione". Per il Comune i motivi che hanno portato all’annullamento della contravvenzione non sono invece fondati, quindi la decisone di proporre appello. Si va al secondo round.