Cattura la volpe con una gabbia, ma i Forestali la liberano: denunciato a Recanati

L’uomo aveva subìto la perdita di alcuni animali da cortile, ma il mezzo usato per la caccia non era autorizzato

Recanati (Macerata), 11 maggio 2023 – È finita in una gabbia una volpe che era diventata l’incubo di un proprietario di un fondo agricolo a ridosso del centro storico di Recanati: solo che per quella trappola non autorizzata l’uomo dovrà subire guai, anche giudiziari, mentre la volpe, nel frattempo, ha riacquistato la sua libertà.

La volpe catturata dal contadino e liberata dai forestali
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Dopo aver subito la perdita di alcuni dei suoi animali da cortile, l’uomo ha avuto l’idea di posizionare una gabbia per risolvere il problema: una trappola con la quale è riuscito a catturare l’animale senza alcuna intenzione di fargli del male, ma solo con il proposito di trasportarlo lontano dal suo fondo e liberarlo.

Il piano, però, è fallito perché il caso ha voluto che della trappola posizionata ai margini di un fosso si siano accorti, durante un normale controllo del territorio e di vigilanza ambientale, i militari della Stazione carabinieri Forestale di Recanati che hanno scorto come all’interno della gabbia ci fosse un esemplare vivo di volpe (Vulpes vulpes), in buone condizioni di salute per fortuna tant’è che è stato prontamente rimesso in libertà.

Attraverso ulteriori indagini, i carabinieri Forestali sono risaliti all’autore, proprietario di alcuni fondi limitrofi al luogo, che è stato quindi denunciato per utilizzo di mezzi di caccia non consentiti e detenzione di animale in condizione incompatibile con la sua natura.

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Dura lex, sed lex. In effetti, mentre la volpe non è soggetta a regolamenti o divieti perché le viene riconosciuto il suo status di animale selvatico che caccia per fame e aggredisce per istinto di sopravvivenza, l’uomo, se vuole difendersi dal suo nemico predatore, deve seguire procedure e adempimenti burocratici che, per quando li ha percorsi tutti, di solito ha già perso buona parte dei suoi animali da cortile. L’utilizzo delle gabbie, infatti, è possibile, ma devono essere registrate tramite dei piani di controlli autorizzati dalla Regione. La polizia provinciale ha poi il compito di registrare queste gabbie, munite ognuna di targhette identificative. Il proprietario del fondo agricolo, invece, ha voluto farsi giustizia da solo. Le povere galline e i conigli uccisi dalla volpe da chi sono, però, tutelati?