"Solo cessioni occasionali di cocaina". Così si è difeso il 33enne di Tolentino Daniele Salvucci, finito ai domiciliari venerdì scorso con l’accusa di spaccio. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Belforte e Tolentino, l’uomo avrebbe incontrato i clienti nei bar, con la copertura di un caffè o di un aperitivo, e in quell’occasione avrebbe fornito lo stupefacente. Secondo gli inquirenti, avrebbe spacciato in almeno 500 occasioni a partire dal 2019, creandosi una clientela fissa di ultratrentenni. Ieri mattina, difeso dall’avvocato Sergio Ariozzi, l’uomo è comparso davanti al giudice Daniela Bellesi per l’interrogatorio di garanzia in tribunale. Ha ammesso di aver ceduto la cocaina, ma solo occasionalmente, non dal 2019 e comunque non più alla fine del 2023. Si sarebbe trattato in ogni caso di una attività molto più limitata di quella ipotizzata dall’accusa. Per ora Salvucci resta ai domiciliari, ma l’avvocato Ariozzi chiederà al giudice una misura meno afflittiva, o quanto meno l’autorizzazione per andare a lavorare.
Cronaca"Cessioni occasionali". Accusato di spaccio resta ai domiciliari