Colpo notturno in banca Bottino di ventimila euro

Blitz a Villa Strada, i ladri hanno fatto irruzione utilizzando un piede di porco

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di Gianfilippo Centanni

Nelle prime ore di ieri mattina, ladri in azione a Villa Strada di Cingoli. Presa di mira l’agenzia della Bcc-Banca di Filottrano, situata al pianterreno dell’edificio al numero 29 di via Rossini, l’arteria che taglia la popolosa frazione. Il colpo, un corrispettivo di circa 20mila euro, è stato messo a segno verso le 3.30. Stando a quanto accertato dagli inquirenti e in base alle riprese delle telecamere, lo avrebbero eseguito tre o quattro uomini mascherati, giunti nella borgata a bordo di un’auto risultata rubata in provincia di Ancona. Per fare irruzione nell’interno dell’istituto di credito, con un grosso piede di porco, sono state forzate la porta metallica dell’ingresso principale e quella interna. Subito è scattato l’allarme che ha allertato, con i rumori prodotti dall’effrazione che ha danneggiato pure la vetrata dell’infisso, anche gli inquilini degli appartamenti sovrastanti l’agenzia. E sul posto, con la direttrice Katia Mercuri, sono immediatamente arrivati i carabinieri di Cingoli e di Macerata. Ma i ladri si erano dileguati. La loro incursione, un blitz che sarebbe attribuibile a gente esperta in questo tipo di operazioni, è durata sì e no cinque minuti. Entrati negli uffici, si sono diretti nella postazione dello sportello della cassa, dov’è riposta la cassaforte "Glory" in cui, per i primi movimenti dopo l’apertura, è conservato denaro contante: quello d’importo molto maggiore, viene chiuso nella più munita cassaforte che si apre a tempo. Dalla "Glory" i malfattori sarebbero riusciti a impossessarsi d’una somma che, in base a quanto sarebbe risultato dalla quantificazione, si aggirerebbe sui 20mila euro. Mentre le indagini proseguono, si ricorda che l’agenzia di Villa Strada della Bcc di Filottrano in passato è stata teatro di due episodi compiuti da malviventi. Nel primo, avvenuto nel momento della chiusura, venne ferito un dipendente impossibilitato ad aprire la cassaforte a tempo: lipperlì i ladri ritennero fosse una scusa, poi dovettero scappare. Nel secondo caso, di notte, fu fatto saltare il bancomat: però i furfanti non erano riusciti ad appropriarsi delle banconote che, macchiate dall’inchiostro indelebile, rimasero nel contenitore dello sportello automatico.