
Macerata, 24 aprile 2020 – Cosmari srl ha interrotto il servizio per la gestione delle macerie post sisma 2016 . E non lo riattiverà fino a quando non gli saranno state liquidate fatture scadute per 4,8 milioni, tenendo anche conto del fatto che nel frattempo sono stati eseguiti altri lavori con fatture in via di emissione per altri 3,4 milioni di euro. Complessivamente, dunque, 8,2 milioni.
È quanto ha scritto il direttore della società, Giuseppe Giampaoli, al soggetto attuatore, cioè la Regione, al commissario straordinario del governo Giovanni Legnini , e ai sindaci dei comuni ricadenti nel cratere del terremoto. A dire il vero, le sollecitazioni di pagamento sarebbero già state fatte diverso tempo fa e la Regione si era data da fare rivolgendosi, ovviamente, al commissario.
Come si ricorderà, nello stesso tempo c’è anche stato il cambio del commissario, quando a Piero Farabollini è subentrato Giovanni Legnini, ma la situazione non si è sbloccata . Il fatto è che le risorse di cui Cosmari chiede il pagamento rappresentano una preziosa liquidità, senza la quale possono insorgere serie difficoltà, addirittura possibili squilibri finanziari che potrebbero mettere a rischio la stessa operatività della società.
Il Cosmari non vuole certo piantare grane, lo si capisce dal tono della comunicazione . La richiesta che vengano corrisposti i mancati pagamenti è chiara e determinata, ma nello stesso tempo la società, anche in considerazione del fatto che è interamente partecipata dagli enti locali, evidenzia come abbia sempre cercato di fare al meglio il proprio compito per rispondere alle esigenze pubbliche. Chiaro il riferimento, tra l’altro, alla tempestività con la quale è intervenuta in questa fase di emergenza dovuta all’epidemia da Coronavirus, non solo garantendo la raccolta dei rifiuti, ma anche procedendo alla sanificazione e igienizzazione di strade e marciapiedi nei comuni della provincia.
Il fatto è che i mancati incassi (le fatture sono scadute da tempo) determinano una forte esposizione finanziaria che può provocare problemi davvero seri. Al di là delle condizioni contrattuali, comunque, è chiaro che il Cosmari si aspetta uno sblocco rapido della situazione, che almeno, insomma, si cominci a pagare.
Le somme in ballo sono consistenti e rischiano ulteriormente di accumularsi. Una situazione difficile che rischia di complicarsi giorno per giorno. E più si complica, più una soluzione si allontana, e anche il completamento della rimozione delle macerie.