
Dalla Venere di Milo al Minotauro Una mostra in 3D a Rocksophia
Da oggi a domenica sarà aperta a Civitanova MeGa, una galleria d’arte virtuale dedicata al festival Rocksophia. "Apollineo e dionisiaco. Dalla Venere di Milo al Minotauro", titolo della mostra, sarà visitabile da domani a domenica dalle 21 alle 23 al Lido Cluana: con visori 3D, i passanti potranno osservare i due impulsi essenziali da cui nasce ogni declinazione dell’opera d’arte. Mossa dal pensiero di Friedrich Nietzsche, che in una delle sue più celebri opere, "La nascita della tragedia", esprimeva come "Lo sviluppo dell’arte è legato alla duplicità dell’apollineo e del dionisiaco", la mostra avrà il suo vernissage stasera alle 21.30 e sarà anticipata da una preview con incontri ed ospiti. Si parte alle 18.30 alla palazzina del Lido Cluana con la giornalista e autrice Rai Maria Agostinelli ed Evio Hermas Ercoli con gli sviluppatori di MeGa Alessandro Nardi, Leonardo Nardi, Riccardo Preterossi, Mirko Verdecchia e Massimo Macellari. Alle 21.30 Lucrezia Ercoli con Federico Pazzagli di Exibart terrà un intervento sul comunicare l’arte nell’era dei social media, mentre Raffaella Arpiani un focus sulla figura di Picasso a 50 anni dalla scomparsa. "Il mondo greco, di cui siamo figli spirituali, non è solo il regno della misura e della perfezione apollinea, ma è anche il regno della dismisura e dell’eccesso dionisiaco. E questa duplicità va ben al di là dei confini del mondo antico: al fondo di ogni creazione artistica c’è la polarità tra spirito apollineo e spirito dionisiaco", ha dichiarato Lucrezia Ercoli direttrice artistica di Rocksophia. Nelle tre sere in galleria si potrà entrare nella cyber architettura ispirata al morfismo dell’architetto Vittorio Giorgini e visitare le sue sette sale nelle quali verranno collocate altrettante opere a costruire un percorso fra tendenze opposte: da un lato la misura, l’ordine, il "canone" della bellezza classica, dall’altro la tendenza di rottura, con la scomposizione delle forme, la genesi del cubismo e dell’astrattismo. Un percorso che in Rocksophia andrà dalla musica all’arte raccontando come tutta la storia delle arti visive sia un alternarsi fra il predominio dell’ordine e il suo opposto. Dalle opere della scultura classica a quelle cubiste, la conclusione è affidata all’opera digital art di Massimo Macellari che chiude il percorso con un pensiero che non può che riportarci alla casella di partenza.