Dario Magnapane morto di Coronavirus, Tolentino piange "un pezzo di storia"

Il 72enne era molto conosciuto per la sua enoteca e i suoi stand ai mercatini. La figlia: "Amava il lavoro e il contatto con le persone, grazie ai sanitari"

Dario Magnapane aveva 72 anni

Dario Magnapane aveva 72 anni

Tolentino (Macerata), 22 maggio 2020 - Ieri mattina, alle 10, all’ospedale di Civitanova Alta ha chiuso i suoi occhi azzurri Dario Magnapane, 72enne di Tolentino, molto conosciuto per la sua enoteca, i mercatini anche fuori regione e ancor prima, negli anni Settanta e Ottanta, per il bar e la pizza al taglio. È risultato positivo al Covid il 18 marzo, quando è stato sottoposto al tampone all’ospedale di Macerata, in cui era stato portato dal 118.

La febbre però era iniziata ai primi dello stesso mese e il 9 marzo, attraverso una radiografia, gli era stata diagnosticata una polmonite interstiziale. Il 18, dopo il tampone, è stato portato all’ospedale civitanovese ma, in un alternarsi di peggioramenti e stabilizzazioni, non è riuscito a guarire. Fino al 30 aprile è rimasto in contatto con la sua famiglia, grazie ai tablet forniti dal personale, con due videochiamate al giorno. Poi però è iniziato il declino, è stato intubato e la situazione, per complicazioni polmonari, è precipitata.

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La comunità di Tolentino si stringe intorno alla moglie Giuliana, ai figli Elisabetta e Federico (che sta diventando sommelier), alla nipote. Magnapane era amato e stimato da tutti in città (e non solo). Da giovane gestiva il "Nuovo bar" in corso Garibaldi, sotto la sezione dei comunisti; aveva aperto anche la prima sala giochi e poi, dagli anni Novanta, l’enoteca in via Pacifico Massi. Sotto il terremoto era stata danneggiata dal sisma, e si era trasferito in piazza Madama. È stato dietro al bancone fino alla fine di febbraio, sempre con il sorriso. Nei mercatini vendeva vino e birre artigianali e si era formato come autodidatta, leggendo e studiando.

"Mio padre amava il suo lavoro – racconta la figlia –. Amava il contatto con le persone, era divertente e solare. Gli brillavano gli occhi quando descriveva una bottiglia. Una passione trasmessa da suo padre. Non sappiamo come abbia contratto il virus. Ci tengo a ringraziare tanto il personale della medicina d’urgenza e della terapia intensiva di Civitanova: medici e infermieri sono stati la sua famiglia in questo periodo. Noi dal 18 marzo non l’abbiamo più visto di persona, ma nelle videochiamate, quando mamma gli chiedeva: "Ma quanto ti vogliono bene?", lui rispondeva: "Tanto, tanto". Si percepiva che gli stavano vicino, che lui comunque era su di morale, anche per noi". L’ultimo saluto ci sarà oggi alle 16 al cimitero di Tolentino, seguito dalle onoranze funebri Rossetti. "Se ne va un pezzo di storia della città – commenta il sindaco Giuseppe Pezzanesi –. Aveva saputo fare impresa, era un padre di famiglia, un buono, un lavoratore. Tolentino dà un abbraccio alla famiglia. Lo dico come amico e cittadino". Magnapane è la quinta vittima per Covid; i positivi sono 15 (uno in più rispetto ai giorni scorsi) e quattro le persone in quarantena.