REDAZIONE MACERATA

Diffamò Albini, condannato un poliziotto

Venti giorni al segretario del Coisp Nicola Lalla per un commento sul web contro l’ex capo della Mobile.

Diffamò Albini, condannato un poliziotto

Per un commento online contro l’ex capo della Squadra mobile, è stato condannato un poliziotto maceratese. Ma lui assicura di aver solo fatto una critica sindacale. L’episodio risale al giugno 2018, quando Alessandro Albini fu trasferito da Macerata al vertice della Squadra mobile di Lecce (ora ricopre lo stesso incarico a Trieste). Un quotidiano online riportò la notizia e Nicola Lalla, poliziotto e segretario del sindacato Coisp, scrisse un commento in fondo all’articolo: "Il "normale" avvicendamento (si è detto così anche in occasione della rimozione del questore Vuono a febbraio dopo i noti fatti) arriva dopo 18 anni. Una durata imbarazzante per un dirigente della Mobile. Il dottor Albini può essere considerato oggettivamente tra i maggiori responsabili dell’attuale stato di cose della provincia". Il dirigente lo aveva denunciato per diffamazione. Il pm Rocco Dragonetti ha chiesto la condanna a 15 giorni di reclusione per Lalla. Alla richiesta si è associata l’avvocato Silvia Bigoni, parte civile per Albini. Gli avvocati difensori Paolo Sfrappini e Andrea Tassi hanno insistito sulla libertà di critica e di espressione, ricordando l’attività di sindacalista dell’imputato. Alla fine, il giudice Vittoria Lupi ha ritenuto che la diffamazione ci fosse e ha condannato l’agente a 20 giorni di reclusione, con la condizionale. Lalla annuncia l’appello.