"Dov’è il nuovo ospedale? Dalla destra solo favole"

Il Pd attacca Parcaroli e Saltamartini: basta promesse, non c’è neanche il progetto

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"Dov’è l’ospedale promesso"? La segretaria del Pd comunale Ninfa Contigiani con altri esponenti del partito è andata di persona a vedere l’area indicata per la struttura, ma "non abbiamo trovato niente. Se, come noi, chiunque si prendesse la briga di andare sul posto, lungo la strada Carrareccia più o meno di fronte al capannone Cioci verificherebbe che non ve n’è traccia. Nonostante le favole raccontate dal sindaco, che si doveva incatenare se non si faceva l’ospedale, e quelle dell’assessore regionale Saltamartini che ossessivamente ripete sui giornali che per farlo ha 70 milioni di euro, nell’area non si è messo un palo, né tracciata una riga. D’altronde non c’è neppure nessun atto amministrativo". L’opera è molto attesa non solo a Macerata, e se ne parla da tempo. "Chiariamo qualche questione – prosegue Contigiani –, perché continuare a dire parole al vento prendendo in giro i maceratesi su un argomento sensibile come la sanità pubblica è intollerabile. Per fare l’ospedale, solo per la costruzione dell’edificio, lo stesso assessore disse che ci sarebbero voluti almeno 140 milioni di euro. A oggi nel bilancio regionale ce ne sono solo 60 dedicati, ma è certo che neppure i 140 milioni previsti saranno sufficienti perché va di sicuro rivisto il capitolato di spesa per i rincari delle materie prime che sono in atto da mesi e che hanno già creato tanti problemi. Inoltre, l’esponente del governo della Regione Marche fa finta di non sapere che altri 90 milioni servirebbero per l’impiantistica e i macchinari sanitari, prevedendo anche contratti di manutenzione. È ormai evidente che l’ospedale non si farà né per il 2023, come promise in passate frettolose dichiarazioni, né per il 2025, perché non c’è a oggi neppure un minimo progetto di fattibilità e il fine mandato è proprio dietro l’angolo". Il Pd cittadino punta il dito contro "l’amministrazione di destra: ha smantellato l’organizzazione amministrativa della sanità invece di investire sulla parte clinica e medica (creando 5 aziende sanitarie che ci metteranno un anno almeno per funzionare); non ha sentito l’urgenza del problema delle liste di attesa, gravemente peggiorate e per cui non si fa nulla; prende medici a contratto, con remunerazione da privati triplicando la spesa pubblica; distribuisce fumo pure riguardo la sanità territoriale per cui ci sono i fondi del Pnrr. Intanto racconta di un fantomatico ospedale nuovo solo per giustificare che non sistema quello vecchio dove, dove in alcuni reparti i sanitari lavorano in condizioni ambientali eroiche".