Duello con Cgil e Cisl, respinto il ricorso della Camera di commercio

Comportamento antisindacale, la Corte di Appello conferma l’accusa

Il tribunale di Macerata ha respinto l’opposizione contro il decreto emesso il 26 novembre 2018, dopo la fase sommaria, prevista dall’articolo 28 dello Statuto dei lavoratori, che aveva sancito il comportamento antisindacale della Camera di commercio provinciale. Una sentenza che non è piaciuta alla Camera di commercio delle Marche (succeduta in corso di causa a quella di Macerata) che ha presentato, lo scorso ottobre, un ricorso alla Corte d’Appello di Ancona, sezione lavoro. Il tribunale dorico, però, ha respinto anche quello e confermato la sentenza di primo grado, condannando la Camera di commercio al pagamento delle spese processuali in favore delle controparti, liquidate in 7.950 euro per compenso professionale, oltre esborsi, spese forfetarie. La Fp Cgil della provincia di Macerata e la Fp Cisl regionale si erano rivolte al giudice perché l’ente aveva omesso di organizzare gli incontri con le organizzazioni sindacali per la valutazione delle questioni relative al lavoro straordinario, all’aumento, al di fuori delle procedure di contrattazione decentrata integrativa, del limite individuale massimo del monte ore di straordinario e il numero di ore di straordinario individuale da far confluire nel conto della banca ore. La Camera di commercio, a loro giudizio, aveva assunto decisioni unilaterali, senza il confronto necessario, previsto dalle norme della contrattazione nazionale. La Corte di Appello di Ancona, dopo la sentenza emessa dal tribunale di Macerata, ha confermato la fondatezza delle loro accuse.