Duello sul Consiglio delle donne Accuse incrociate in Comune

Le modifiche del regolamento accendono lo scontro tra maggioranza e opposizione

Duello sul Consiglio delle donne  Accuse incrociate in Comune

Duello sul Consiglio delle donne Accuse incrociate in Comune

di Chiara Gabrielli

Consiglio delle donne, ancora tensioni: ieri nell’assise cittadina toni accesi sulle modifiche al regolamento dell’ente. Al momento la presidente del consiglio delle donne (CdD) è Sabrina De Padova, da tempo nel mirino del fuoco amico. Lei in alcune occasioni di recente si è schierata con l’opposizione, dichiarando di pensare con la propria testa; le elette in Consiglio del centrodestra, tutte tranne De Padova, hanno firmato il documento per modificare il regolamento, modifica, spiegano, che è frutto "di un accordo che risale alla fine del 2021". La consigliera d’opposizione Stefania Monteverde, è intervenuta sottolineando che il CdD è un "organo che funziona, molto importante. Samo contrari alla proposta, non c’è stato confronto in consiglio comunale" e "le proposte di modifiche tendono a un accentramento". Elisabetta Garbati (Macerata Rinnova) ha parlato di "mancanza totale di rispetto" e "polemiche che potevano essere evitate. Alcune associazioni hanno espresso la volontà di ritirare la loro partecipazione. Esiste una coscienza politica?" Sono intervenuti molti dei consiglieri di maggioranza: Barbara Antolini ha precisato che "non si toglie autonomia al CdD o alle associazioni", la modifica è frutto "di un attento lavoro". E ancora Cristina Cingolani ("nessuno ha il bavaglio, stiamo qui a confrontarci"), Romina Leombruni, Paola Pippa, Antonella Fornaro, Marco Bravi, Lorella Benedetti e il capogruppo di Fratelli d’Italia, Pierfrancesco Castiglioni, parlando di "un sottofondo di demagogia", ha detto "questa non è democrazia. Le consigliere hanno svolto un lavoro encomiabile, gli insulti sono incomprensibili e insostenibili".

Il capogruppo Pd, Narciso Ricotta, alla maggioranza: "Volete fare del CdD una fotocopia del consiglio comunale. È un organo che sostiene la parità di genere, condivisa da tutti, questo non riuscite a comprendere. Si vuol dar seguito a uno scellerato e segreto patto sottaciuto fino a oggi". La stoccata al presidente del Consiglio, Francesco Luciani: "Alcune consigliere, senza farlo sapere, avrebbe indicato una staffetta a metà mandato – incalza Ricotta –. Ma lei dovrebbe garantire maggioranza e minoranza, così non fa una grande figura. La De Padova ha detto che ragiona con la testa sua, un motivo poco dignitoso per presentare una modifica. È solo un regolamento di conti nel centrodestra". Andrea Perticarari (Pd) ha messo in rilievo "l’ennesima assenza del primo cittadino". Sull’ex Mercato delle erbe l’interrogazione di Alberto Cicarè (opposizione): "A che punto siamo? Sono trascorsi più di due anni e la struttura resta chiusa mentre le imprese battono cassa". L’assessore Katiuscia Cassetta ha chiarito che si è "in attesa che la Regione ci dia gli strumenti per riprogrammare, non ci sono scadenze imminenti", sono state "montate antenne e struttura interna, nelle prossime settimane si procederà con l’allestimento degli spazi. I nostri uffici sono in contatto con la Rainbow: l’ex mercato dialogherà poi con i nostri musei".