
Ecco i semafori poco intelligenti
Il nuovo impianto semaforico, predisposto in queste ultime ore nel quartiere di Castelnuovo per la nuova e momentanea viabilità, meriterebbe un siparietto nella storica e satirica rubrica di Cristiano Militello "Striscia il cartellone". Gli operai di una ditta privata hanno installato ben tre semafori nell’incrocio tra via Spazzacamino, via della Ginestra e via Risorgimento con il compito di regolare il traffico dopo l’inversione del senso di marcia di via Carancini per ovviare ai disagi della permanenza dell’ingombrante cantiere edile in via Baldassarri. La regolamentazione semaforica permette agli automobilisti, che giungono da via Spazzacamino, di poter svoltare a destra verso via della Ginestra, manovra che sino all’altro ieri era vietata perché ritenuta pericolosa. Non tutti i residenti, però, sono fiduciosi che i tre impianti, cosiddetti intelligenti, serviranno effettivamente a snellire il traffico, specie nelle ore di punta, e che il semaforo, posto in salita alla fine di via Spazzacamino, effettivamente dal rosso passerà al verde in presenza di auto ferme allo stop. A nutrire qualche dubbio sulla loro funzionalità regolare è anche chi li ha installati perché sotto la lanterna semaforica è stato affisso un cartello in cui si legge che "in caso di mancato verde premere il pulsante" con tanto di freccia ad indicare lo stesso pulsante. Ma come, se non viene il verde l’automobilista deve fermare la macchina in salita, scendere, andare a premere il pulsante e di corsa risalire in auto, rimettere in moto e finalmente ripartire con la speranza che nel frattempo quel verde non sia già ritornato rosso? C’è anche chi solleva un’altra problematica non da poco: l’incrocio è regolato da tre semafori, ma i residenti che escono da piazzale Pintucci Cavalieri o che scendono dalla Piaggia non incontrano alcun semaforo. Come devono regolarsi per immettersi sulle altre tre vie, Risorgimento, Ginestra e Spazzacamino?