Ecco "Largo Piero Cesanelli": omaggio al padre di Musicultura

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La toponomastica di Recanati da ieri pomeriggio registra anche "Largo Piero Cesanelli" in pieno centro storico, di fronte al teatro Persiani e all’ex multisala Sabbatini che ha ospitato nel passato alcune delle prime edizioni di "Musicultura –Premio Città di Recanati". La sua città ha voluto così ricordare e rendere omaggio, nell’anniversario della sua morte, Piero Cesanelli, personalità di spicco del mondo della cultura musicale marchigiana e nazionale. Ieri pomeriggio una gran folla di amici e conoscenti di Piero (presente anche l’amico John Vignola in rappresentanza di Rai Radio 1) si è raccolta davanti all’ingresso del Museo della Musica (inserito nel complesso del Teatro Persiani) applaudendo quando il sindaco Bravi e la moglie di Piero, Paola Promisqui, hanno scoperto la targa. Subito dopo, l’inaugurazione della mostra fotografica "Piero in cento scatti" curata da Benito Leonori e allestita sul palco del Teatro Persiani dal laboratorio scenografico della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi e dalla light design Francesca Cecarini. La moglie Paola, il collaboratore di sempre Ezio Nannipieri (oggi direttore artistico di Musicultura) e i suoi amici hanno messo mano al cassetto delle foto. "La mostra vi farà conoscere un Piero diverso da quello conosciuto dai più – ha spiegato Paola Promisqui –. Piero amava Recanati fino al punto da considerarla l’unico luogo possibile dove poter vivere e oggi il suo nome segna il luogo di questa città che unisce le più forti passioni della sua esistenza: la musica, l’arte e il cinema e non posso che dirmi grata ed onorata". Sui tabelloni, quindi, ecco in 100 fotografie in bianco e nero Piero da piccolo, con gli affetti familiari e gli amici, da artista con la chitarra e il microfono, da direttore artistico di Musicultura insieme ai tanti ospiti, oltre 1.500, del suo festival. La mostra rimarrà aperta gratuitamente al pubblico sino a domenica 9 ottobre, ogni giorno dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30.

Antonio Tubaldi