Eremo di San Cataldo "Bando per il restauro"

Il sindaco di Esanatoglia: oltre un milione per i lavori, via libera all’iter della progettazione

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di Matteo Parrini

Al via l’iter per indire il bando di progettazione per il restauro dell’antico eremo di San Cataldo, a Esanatoglia, per un importo pari a un milione e 300mila euro. A renderlo noto, ieri, è stato il sindaco Luigi Nazzareno Bartocci, in occasione della festa del santo irlandese patrono della comunità. "Tra pochi giorni – ha dichiarato il primo cittadino esanatogliese – potremo calendarizzare i tempi di progettazione per i lavori, che restituiranno l’intero complesso dei fabbricati, uno degli eremi più belli e particolari delle Marche, alla pubblica fruizione". "L’eremo di San Cataldo – ha aggiunto Bartocci – è infatti patrimonio comune di tutti noi e come tale deve continuare a essere trattato, nel rispetto della storia, delle tradizioni, sia laiche che religiose". Il primo cittadino ha poi ringraziato i volontari guidati dall’esanatogliese Ornella Cingolani, che in occasione della tradizionale festa e ritrovo popolare nei pressi del santuario sul monte Corsegno, hanno "aperto la chiesa, che è stata pulita, lavata, curata in ogni dettaglio, suonando la campana come segno benevolo di speranza per tutti". Il ringraziamento di Bartocci è quindi andato al parroco "don Francesco Gasparrini che, nel rispetto dei protocolli, ha permesso la regolarità delle funzioni religiose, in attesa che si possa tornare a festeggiarlo tutti insieme lassù, dove lo sguardo si confonde ammaliato dal paesaggio della nostra bella Esanatoglia, dei monti e delle colline che la circondano". Il santuario ed eremo di San Cataldo, posto su uno sperone roccioso del monte Corsegno, ha origini molto antiche e sorge nel luogo che, secondo una tradizione orale tramandata nel corso dei secoli, sarebbe stato scelto nel VII secolo dal monaco irlandese Cataldo di Rachau per fermarsi in romitaggio, mentre era in viaggio verso Gerusalemme, salvando dunque l’abitato dell’antica Esanatoglia pure dalla frana.