Ex ludoteca, cadono calcinacci: chiusa l’area

Si sono staccati pezzi dal cornicione: dopo un sopralluogo l’ufficio tecnico comunale ha deciso di transennare il marciapiede

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di Asterio Tubaldi

Piovono calcinacci dal cornicione dell’ex ludoteca di via Cesare Battisti, oggi sede della banda musicale cittadina "Concerto Gigli". È accaduto improvvisamente, domenica sera verso le 21.50, e ad accorgersi è stata una coppia di Recanati che, passando di lì, ha assistito in diretta alla caduta di un frammeti posto sotto il cornicione della copertura della struttura inaugurata nel 2007. Nella mattina di ieri l’ufficio tecnico comunale, su segnalazione della polizia municipale, dopo un breve sopralluogo ha deciso, per sicurezza, di transennare l’area interessata e presto sarà chiamata una ditta specializzata per verificare lo stato dell’intero cornicione che si estende per tutto il perimetro scoperto dell’immobile. Ma, quello che lascia ancor più perplessi, è che dopo l’inaugurazione della nuova struttura, che avrebbe dovuto ospitare la ludoteca cittadina, ci si è accorti che nelle giornate di pioggia entrava l’acqua dal tetto a vetro. Così, una superficie di 400 metri quadrati, ricavata dall’ex consorzio agrario con una spesa di circa 300.000 euro, che si apre su un piazzale intitolato, dieci anni dopo, a Mario Clementoni, il noto imprenditore di giocattoli, appariva non più utilizzabile. I lavori, insomma, non erano stati eseguiti a regola d’arte. Nel giugno del 2008 si tentò di mettere una toppa al problema con un’altra spesa di 3.500 euro. Ma niente, l’acqua continuava a scendere dal tetto e lo scopo, per cui quei locali erano stati recuperati e arredati, cioè quello di dare un aiuto alle famiglie nella custodia ed educazione dei bambini nelle ore pomeridiane, svaniva. Sono passati quindici anni e quel difetto non è stato mai riparato e ancora oggi, quando cade dal cielo abbondante acqua, questa continua a riversarsi sul pavimento dell’ex ludoteca. Non è raro vedere nelle giornate più critiche dal punto di vista meteorologico dei secchi, posti sul pavimento, per raccogliere l’acqua che scende dal soffitto. Ne sanno qualcosa i componenti della banda musicale che, quando venne smantellata la loro vecchia sede, ubicata all’interno del chiostro di sant’Agostino, per ricavarci una palestra al servizio della scuola elementare Gigli, furono costretti a traslocare, circa 10 anni fa, nell’ex ludoteca utilizzata da allora sia come sala prove che come scuola di orientamento musicale per i giovani allievi. Sergio Vincenzoni, presidente della banda cittadina, fa buon viso a cattiva sorte non volendo aprire un capitolo che ormai sembra chiuso perché mettere mano oggi ai lavori di sistemazione della struttura, per eliminare l’inconveniente dell’acqua, avrebbe, dice, dei costi altissimi.