"Finta cittadinanza", cinque in tribunale

Corruzione per regolarizzare gli immigrati sudamericani. Tra gli imputati anche un’agente della polizia locale

"Finta cittadinanza", cinque in tribunale

"Finta cittadinanza", cinque in tribunale

Cinque imputati, tra cui un agente della polizia locale di Civitanova, accusati di aver messo in piedi un’organizzazione per regolarizzare, a pagamento, immigrati sudamericani. Tre sono stati rinviati a giudizio, due hanno chiesto di patteggiare. Le accuse sono corruzione, violazione della legge sull’immigrazione e falso.

Nel 2020 a Potenza Picena i carabinieri notarono un aumento di pratiche per la cittadinanza da parte di sudamericani. Intermediario era, in moltissimi casi, Aldo Giustozzi, 65enne di Morrovalle, titolare di un’agenzia a Potenza Picena. Dalle indagini del Reparto operativo dei carabinieri di Macerata, erano emerse parecchie anomalie sui documenti. Stabilirne la falsità era difficile, tranne nel caso di un avo che, stando ai documenti prodotti, aveva avuto un figlio a 2 anni.

Nel mirino erano finiti, con Giustozzi, gli argentini Pablo Gabriel Buschini e Luciano Amedeo Soffiato, la brasiliana Loriane Ribeiro Borelli, e l’ispettrice della polizia locale di Civitanova Eleonora Papili. Giustozzi e i collaboratori avrebbero proposto sui social il pacchetto "Amada Italia" ai sudamericani: 4.500 euro per avere i documenti, tre mesi di accoglienza e infine la cittadinanza. Dato che con il Covid venire in Italia era più difficile, nell’estate 2021 – per l’accusa – Giustozzi avrebbe documentato che gli argentini volevano imparare l’italiano a Roma, producendo le fatture dei corsi, che però nessuno avrebbe mai frequentato.

A Civitanova, Giustozzi avrebbe avuto l’appoggio dell’agente Papili. Lei avrebbe beneficiato di consulenze per la figlia e per un amico straniero; in cambio avrebbe concordato con Giustozzi i sopralluoghi per attestare la presenza degli immigrati.

Giustozzi e i collaboratori sudamericano sono dunque accusati di violazione della legge sull’immigrazione per i falsi corsi di italiano; Giustozzi e Papili sono imputati di corruzione, e solo Papili di falso- Ieri, in udienza preliminare, come chiesto dal pm Enrico Barbieri il giudice Claudio Bonifazi ha disposto il rinvio a giudizio di Papili, Buschini e Ribeiro, difesi dagli avvocati Gabriele Pacini e Alessandro Pettinari. Giustozzi e Soffiato, con gli avvocati Danilo Bompadre, Valeria Attili, Paolo Parisella e Melissa Dominici, hanno chiesto invece di patteggiare e l’udienza per loro sarà il 3 luglio.