Restano alcune sacche di gas, off limits una parte di Piediripa

Prorogata la chiusura dell’area vicino all’ufficio postale. Riapre Trony, torna la corrente in due edifici

Il sopralluogo di un vigile del fuoco con un rilevatore di gas (foto Calavita)

Il sopralluogo di un vigile del fuoco con un rilevatore di gas (foto Calavita)

Macerata, 11 aprile 2024 – Restano ancora sacche di gas vicino alla perdita registrata a Piediripa. Per questo il sindaco Sandro Parcaroli ha dovuto prorogare di un altro giorno ancora la chiusura dell’area vicino all’ufficio postale. Nel corso della notte tra mercoledì e giovedì, e ancora questa mattina, i rilievi fatti con i macchinari specifici dei vigili del fuoco hanno rilevato che ancora c’è gas nelle fognature. Poco, ma nonostante sia passato del tempo da quando si è creata la falla, martedì mattina, ancora presente e dunque ancora potenzialmente pericoloso.

Oggi tuttavia, dopo gli accertamenti, è stato consentito di riaprire al negozio Trony, e anche in due edifici è stata riallacciata la corrente elettrica, perché ritenuti ormai fuori pericolo. Ma gli altri intorno all’ufficio postale restano ancora off limits. Se nei due palazzi puliti i residenti sono potuti tornare a vivere, qualcuno è tornato anche in casa propria: sebbene senza corrente, e con la massima cautela, qualcuno ha preferito trascorrere la notte nel proprio letto e recuperare gli effetti personali invece di approfittare dell’ospitalità dei parenti o delle strutture individuate dai servizi sociali per questa emergenza.

Via Cluentina resta ancora chiusa al traffico, anche domani, per proseguire con le ispezioni da parte dei vigili del fuoco e intervenire dove siano ancora presenti sacche di gas. Consigliate dunque le uscite di Morrovalle o Sforzacosta per chi arriva in città dalla superstrada, mentre a Piediripa si può percorrere via Teresa Noce per bypassare il punto interdetto. Protezione civile e polizia municipale continuano a presidiare la zona, dal piazzale davanti alla chiesa, per fornire ai cittadini tutte le indicazioni utili e l’assistenza necessaria in questa fase di emergenza.

La procura ha aperto un fascicolo sull’accaduto, iscrivendo al registro degli indagati il preposto alla sicurezza della ditta che stava facendo i lavori per la posa della fibra ottica. Stando a una prima ricostruzione, l’intervento sarebbe stato preparato come dovuto, analizzando il sottosuolo proprio per evitare danni del genere con la scavatrice. Ma una conduttura ne avrebbe avuta un’altra sotto, piuttosto grande, che sarebbe stata coperta nei rilevamenti con il georadar. I lavori erano stati dati in subappalto a una ditta locale, i cui mezzi sono stati ora sequestrati in attesa degli accertamenti. L’ipotesi di reato è la violazione della norma in materia di sicurezza sulla prevenzione incendi.