REDAZIONE MACERATA

I "pueri cantores" del passato si rimettono in gioco con Polacchi

Un "concerto nel concerto" per il tradizionale appuntamento di Natale nella chiesa del Sacro Cuore a Macerata.

Un momento delle prove degli ex pueri cantores, diretti da Simone Polacchi

Un momento delle prove degli ex pueri cantores, diretti da Simone Polacchi

Il crollo delle temperature è stato ottimale per iniziare le prove per gli ex pueri cantores D. Zamberletti di Macerata che, diretti da Simone Polacchi, si esibiranno in un "concerto nel concerto" all’interno del tradizionale concerto di Natale, diretto a sua volta da Gian Luca Paolucci e che festeggia la sua 65ª edizione. "Il coro dei pueri cantores – spiega Paolucci, direttore da 36 anni – si è esibito al suo primo concerto del 25 dicembre nel 1960. Malgrado le difficoltà e la pandemia, quello di Natale è un appuntamento a cui non si è mai mancati e fra tre mesi ci esibiremo per il 65° anno consecutivo. Il coro ha accolto ben tre generazioni: sono moltissimi i e le maceratesi over 60 che ricordano questa esperienza unica iniziata allora da don Fernando Morresi che ha diretto il coro dal 1960 al 1988". Durante questa estate il tenore Simone Polacchi, ex cantore, da anni impegnato in performance artistiche e nell’insegnamento a Torino, ha avuto continue richieste da parte degli ex pueri di poter incontrarsi per mettere in piedi tre canti che verranno presentati il pomeriggio del 25 dicembre nella chiesa del Sacro Cuore. "C’è sempre questo desiderio fra pueri cantores ex, senior e nuovi – spiega Polacchi – di incontrarsi e di creare occasioni per cantare insieme. Chi ha cantato nel coro da 65 anni a questa parte non dimentica un’esperienza così forte. Alle prove degli ex, che seguo io, parteciperanno genitori e figli che non sono più nel coro, ma che desiderano rivivere la musica e l’atmosfera delle prove e la convivialità. Io stesso credo che se non avessi iniziato tale esperienza fin da giovanissimo, anche se la mia passione per il canto è arrivata prima del coro, questa non sarebbe stata educata, né cresciuta , non si sarebbe arricchita e non sarebbe stata incentivata. Molto spesso cantanti e musicisti professionisti partono da realtà simili alla mia. Per me quindi – conclude Polacchi – l’esperienza del coro vale doppio e sono ben felice di ritagliarmi qualche scampolo di tempo per tornare da Torino e dirigere le prove degli ex pueri".

Paola Olmi