
Isabella Fusiello ieri a Palazzo Buonaccorsi ha voluto incontrare i vertici delle forze dell’ordine, i sindaci della provincia e le persone con cui ha collaborato: "Periodo particolare, serve attenzione".
"È un territorio sano, che va preservato, dove c’è una economia ancora ben salda. Lascio il cuore qui a Macerata". Sono le parole dell’ormai ex prefetto di Macerata Isabella Fusiello, che ieri a Palazzo Buonaccorsi ha voluto salutare tutti i vertici delle forze dell’ordine, i sindaci della provincia di Macerata e le tante persone con le quali ha collaborato nel corso del suo incarico. Un’occasione anche per fare il punto di quanto fatto, in sinergia con le istituzioni e le varie realtà del maceratese. Ad aprire la lunga lista di chi ha preso la parola per un saluto al prefetto il commissario alla ricostruzione il senatore Guido Castelli. "Dal novembre 2023 abbiamo avuto il privilegio di averla con noi – ha detto – Solerzia, scrupolo, rigore ma anche flessibilità con cui ha interpretato il rapporto tra la provincia che le era stata consegnata e il mondo complesso della ricostruzione. La priorità è stata tenere indenne il nostro territorio, così operoso, dai rischi delle infiltrazioni".
"Io sono arrivata un anno e mezzo fa qui a Macerata assumendo una nuova funzione, svestendomi dei panni del questore dopo quaranta anni – ha detto il prefetto, Isabella Fusiello –. Ho voluto tenere i rapporti con i sindaci per dare risposte celeri. Vedo qui il sindaco di Civitanova, con cui abbiamo condiviso tutte le criticità della mala-movida. Abbiamo cercato di mettere in atto diverse strategie proprio per contenere le intemperanze da parte di diversi gruppi di facinorosi. Sono stati chiusi diversi locali: spesso non è facile adottare questi provvedimenti, ma servono per far capire che chi esercita una attività di pubblico interesse ha la responsabilità anche della salute pubblica. Anche con Tolentino abbiamo lavorato bene. È uno di quei comuni dove ci sono più cantieri e dove sono stati effettuati diversi controlli. Questo è un territorio che considero ancora sano, però è un periodo particolare quello della ricostruzione e veramente c’è il rischio di eventuali infiltrazioni non soltanto della criminalità organizzata ma anche della criminalità comune. È un territorio sano, che va preservato, dove c’è una economia ancora ben salda. Ho voluto qui con me anche alcuni imprenditori che hanno dato lustro al territorio: qui c’è Guzzini, c’è Giuseppe Santoni e altri. C’è l’associazione dei commercianti. Come vedete, ho cercato di essere più possibile sul territorio, proprio per poter comprenderlo al meglio. Per questo ringrazio davvero tanto le forze dell’ordine perché quando c’è stata richiesta di maggiore presenza da parte dei cittadini hanno sempre cercato di mettere sul territorio personale in divisa. Ringrazio anche il direttore Marini dell’Ast: il pronto soccorso è il luogo dove la gente sfoga la propria rabbia. Abbiamo cercato di creare un presidio più efficace per consentire al personale medico e sanitario di svolgere al meglio il proprio lavoro. Devo ringraziare l’avvocato Enrica Fedeli, l’amministratore dell’Hotel House: una delle criticità della provincia di Macerata. Insieme, si è riusciti a portare un po’ di tranquillità in quella struttura. Anche con i rettori delle due università, di Macerata e di Camerino, sono stati sottoscritti degli accordi per agevolare gli studenti stranieri".
Il sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli, ha letto un messaggio rivolto al prefetto. "È con commossa partecipazione che le esprimo un mio personale saluto insieme a quello della città di Macerata. Ci tengo a ringraziarla per la sua lealtà, correttezza e disponibilità, per aver condiviso con me le problematiche di questo territorio, per avermi aiutato a farlo crescere".
Poi la parola al vescovo di Macerata, Nazzareno Marconi, e i saluti da parte del nuovo questore Luigi Mangino, del comandante regionale dei carabinieri Nicola Conforti, il presidente del tribunale di Macerata Paolo Vadalà e, infine, il rettore John McCourt. Erano presenti anche il procuratore Giovanni Narbone e i vertici di tutte forze dell’ordine. Prenderà il posto di Fusiello Giovanni Signer, originario di Caltanissetta e attuale prefetto di Siracusa.