"L’amministrazione non è rimasta a guardare: mi sono confrontato con i carabinieri e la polizia locale e ho informato il prefetto Isabella Fusiello. So che le indagini sono partite e stanno andando avanti anche grazie ai filmati delle spycam. Non facciamo certo finta di niente". Così il sindaco Andrea Michelini interviene dopo l’aggressione ai danni di un 14enne a Porto Recanati.
Il primo cittadino assicura che sta lavorando sul fronte sicurezza, in vista della stagione estiva. "Metteremo sicuramente personale aggiuntivo per la polizia locale con turni fino all’una di notte – dice Michelini –. Anche la neo associazione dei balneari farà i suoi passi per garantire l’attenzione in spiaggia nelle ore notturne". Non manca poi l’appello alle famiglie. "Il primo controllo deve avvenire da loro – osserva ancora Michelini –. L’amministrazione e le forze dell’ordine fanno tutto ciò che è di loro competenza, ma le famiglie debbono essere le prime ad avere un controllo sui ragazzi. Parliamo purtroppo di un fenomeno diffuso non solo sulla costa, ma in tutta Italia. L’integrazione? Fare una classificazione non è bello, siamo tutti italiani. Parliamo di ragazzini che frequentano le stesse scuole e i gruppi di cui si parla sono misti. Il problema della sicurezza non ha colori. Desidero esprimere la mia vicinanza alle famiglie dei giovani coinvolti in queste aggressioni – conclude –. È fondamentale che insieme, come comunità, ci sosteniamo e collaboriamo per garantire un futuro più sicuro e sereno per tutti i nostri ragazzi".
Non è d’accordo Rosalba Ubaldi, capogruppo di minoranza con Centrodestra Unito, che si esprime sulla questione. "Il problema della aggressioni è serio, lo avevamo già segnalato al sindaco in consiglio comunale – osserva –. In particolare avevo riferito che molti ragazzini portorecanatesi hanno paura di uscire di casa, per via di una banda di coetanei extracomunitari. E ci sono altri adolescenti delle città limitrofe che non vengono più a Porto Recanati, proprio perché hanno paura di quel gruppetto. Questo non può essere e non basta puntare solo sulle famiglie. Le forze dell’ordine devono procedere con forza e determinazione. Bisognava evitare che i ragazzi di oggi diventino poi dei delinquenti adulti".