LORENZO PASTUGLIA
Cronaca

In coda per Overtime. Adani, Ventola e Cassano: "Fuochi d’artificio" al teatro Lauro Rossi

Fantantonio (da remoto) non fa sconti: la Serie A è una noia mortale "Ai nostri tempi vagonate di campioni, oggi al massimo dieci".

In coda per Overtime. Adani, Ventola e Cassano: "Fuochi d’artificio" al teatro Lauro Rossi

Fantantonio (da remoto) non fa sconti: la Serie A è una noia mortale "Ai nostri tempi vagonate di campioni, oggi al massimo dieci".

Calcio, a 360 gradi. Discusso con la solita schiettezza messa nelle loro dirette a ‘Viva el Futbol’. Lele Adani, Nicola Ventola e Antonio Cassano (quest’ultimo collegato da remoto) hanno scaldato un gremitissimo Lauro Rossi. Lo hanno fatto dopo una grande attesa dei fan, in tutti i sensi: una coda chilometrica partita dalla porta di ingresso del teatro fino all’inizio di corso Matteotti, tra chi è riuscito a entrare in extremis e chi è tornato tristemente a casa per sopraggiunto numero di posti, accontentandosi di vedere la diretta sui social. L’esuberanza del trio è già scoppiata alla prima domanda lanciata dal conduttore Rai Marco Ardemagni, ironicamente preso in giro da Cassano, collegato da remoto: "Ma perché il sindaco ti ha messo sul palco?". Si parla di Nazionale e per Fantantonio "ancora non siamo sulla strada gusta, i campioni non ci sono più da 10 anni. Col Belgio ci siamo buttati via dopo il rosso di Pellegrini. C’era un rigore netto per loro, e poi ci lamentiamo dei nostri arbitri". Per Adani "dobbiamo arrivare nei primi due posti in Nations League, per essere testa di serie nel girone di qualificazione ai Mondiali. È obbligatorio andarci". I tre non concordano sul fallimento azzurro più grande: "Quando non andammo al Mondiale dopo Italia-Svezia 2017, con Ventura". Per Cassano invece è Slovacchia-Italia 2010 con Lippi, che ci eliminò in Sudafrica. Sulla vittoria dello Scudetto "l’Inter resta la più forte", anche se Ventola aggiunge il Napoli alla corsa e Adani pure la Juve. Criticato da Cassano il Milan: "Theo? Non è Roberto Carlos, ma per questa Serie A conta. Leao? Non gioca coi compagni, fa pochi assist, manca nei dribbling sullo stretto, tanto fumo e poco arrosto". Non convince nessuno dei tre la formula della nuova Champions: Cassano la definisce "una pagliacciata". E ancora: "I potenti del calcio ci guadagnano e danno il contentino alle grandi squadre dopo la questione Superlega. Così squadre come il Bologna rischiano. Guadagneranno qualcosina in più, poi possono arrivare a gennaio con i giocatori stanchi e pochi punti in campionato". La Serie A di oggi, invece, "è una noia mortale – conclude il barese – È lenta, senza qualità, si pensa solo a difendere, siamo il quarto/quinto campionato d’Europa. I grandi giocatori sono 10, non di più. Alla nostra epoca c’erano ‘vagonate’ di campioni. Anche se il campionato era tattico, veniva fuori la tecnica. Oggi, esclusa l’Atalanta, mi fa addormentare".