REDAZIONE MACERATA

La benedizione di Mieli: "Avete un gioiello di ateneo"

Il giornalista e scrittore ospite dell’Università di Macerata

Il giornalista e scrittore ospite dell’Università di Macerata

Il giornalista e scrittore ospite dell’Università di Macerata

"Ho un amico fraterno (Giovanni Sabbatucci), che per oltre 20 anni ha insegnato qui a Macerata e talvolta lo accompagnavo. La cosa che mi colpiva di più era quanto gli studenti Unimc fossero poco consapevoli di che gioiello sia questo ateneo". Questo l’elogio di Paolo Mieli, noto giornalista e storico, nel suo intervento per l’avvio dei corsi di laurea di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali, davanti a un gremito pubblico di studenti. "Chiunque abbia studiato a Macerata lo ricorda per tutta la vita, vi rimarrà dentro – ha continuato Mieli –. Vi trovate in una Università di grande prestigio in Italia e in Europa". Intervistato da Angelo Ventrone, direttore del dipartimento e docente di Storia contemporanea, Mieli ha condiviso aneddoti e riflessioni sulla sua carriera trentennale come inviato di guerra, in Etiopia, Eritrea e Irlanda. "Penso che il mestiere dello storico sia quello di cercare di avvicinarsi alla verità attraverso un metodo scientifico. E vedo i rischi della separazione tra verità e memoria", ha spiegato.