"La dad è deleteria, formazione lacunosa"

Iannotti (liceo Leopardi): "Problemi dal punto di vista umano e didattico, difficoltà con le versioni"

Migration

"Se c’è un solo positivo, mi sembra estremo mandare tutti a casa per quindici giorni". Sono le parole di Ian Iannotti, uno dei rappresentanti del liceo linguistico Giacomo Leopardi, che racconta al Carlino qual è l’umore tra gli studenti. "Quest’anno, che siamo riusciti a stare maggiormente in presenza, abbiamo appurato come la nostra preparazione è mancante, a fronte dei due anni passati – ha spiegato –. La dad è deleteria dal punto di vista umano e da quello didattico, questa è una cosa molto sentita dagli studenti: ad esempio noi del quinto, facciamo molta fatica a fare le versioni, e ci ritroviamo alla maturità con due anni trascorsi quasi esclusivamente a distanza. Avevamo accolto positivamente la notizia della quarantena per tutti solo con tre positivi, perché sicuramente avremmo fatto meno dad, ma questa cosa nelle Marche non è mai stata messa in atto. Ci siamo confrontati anche con la preside (Annamaria Marcantonelli, ndr), e convenivamo sul fatto che finora i casi che abbiamo avuto nella nostra scuola sono rimasti quelli e non si sono sviluppati focolai, non ci sono mai stati più di due positivi a classe: almeno da noi, il virus è entrato, ma non si è diffuso, grazie ai protocolli che ci sono e che vengono rispettati. Quel sistema – prosegue Iannotti – avrebbe evitato di mandare inutilmente i ragazzi in dad. Se c’è un solo positivo, lo si individua subito e si tamponano tutti gli altri, sembra un po’ estremo mandare tutti i ragazzi in dad per dieciquindi giorni, soprattutto all’ultimo anno".

m. p.