La politica delle sbornie

Macerata, 23 agosto 2015 - COME BUTTARE in politica anche le sbornie (per quanto sonore) dei ragazzini a Ferragosto. Sembra impossibile, ma a Civitanova ci sono riusciti. In primis ci è riuscito chi (in maggioranza), confondendo il sacrosanto dovere di cronaca dei giornali con un attacco al Palazzo (ma poi perché?), si è precipitato al pronto soccorso per avere i dati e poi ha spiegato che sì, quei ragazzini erano ubriachi fradici (altrimenti se ne sarebbero andati a casa a smaltire la sbornia, non all’ospedale), ma non in coma etilico. E di grazia: che cosa cambia? Non la sostanza. E poi ci sono riusciti anche quanti (all’opposizione), sull’onda del can can mediatico messo in moto proprio da chi i media voleva smentire, ne hanno fatto materia di polemica. In pratica, una discussione sul nulla cosmico, nella quale la politica si è presa la scena oscurando problemi ben più importanti. Un esempio? L’abuso di alcol tra i giovani. Insomma, nei giorni del Ferragosto alcolico ci siamo presi una bella sbornia di politica.